Spera di non essere lui il candidato ma non si tirerebbe indietro se gli chiedessero un ‘sacrificio’ per fare unità nel centrosinistra.
L’intervista rilasciata da Antonio Di Pietro a Primo Piano e Teleregione, come prevedibile per il suo contenuto, ha sparigliato le carte. Il fondatore dell’Idv ha mandato un messaggio inequivocabile al governatore Paolo Frattura. Non l’ha scaricato, dirlo sarebbe strumentalizzare. Ma gli ha lasciato un post-it sul tavolo, bello evidente: ricordati di cambiare passo e ricordati che da solo, pensando di sacrificare pezzi della coalizione che ti ha fatto eleggere nel 2013, hai già perso.
Tonino Di Pietro è mediatore eccellente che vuole portare a casa la pace fra il gruppo Ruta-Leva e Frattura o futuro candidato al posto del governatore (magari dirottato a Roma)? Questa la domanda che circola da ieri mattina in tutti i partiti, movimenti e apparati del centrosinistra molisano.
L’ex ministro e il senatore del Pd Roberto Ruta si sono incontrati qualche giorno fa. Venerdì scorso alla masseria di Montenero di Bisaccia. «È stato, come sempre fra me e Antonio Di Pietro, un confronto improntato alla franchezza», le uniche dichiarazioni di Ruta.
L’idea, che circola, che l’Ulivo 2.0 punti su Di Pietro come alternativa a Frattura non è piaciuta a tutto il fronte che il senatore e il deputato Mdp hanno messo insieme. Qualcuna delle anime, anzi, ieri si è molto agitata. Ma c’è anche chi invece, da quel fronte, fa trapelare apprezzamento e sarebbe pronto a sfidare Frattura: è disposto a fare un passo indietro a favore dell’amico Tonino se su quel nome si registra unità (o maggiore unità)? Tutti indizi che portano a ipotizzare che Ruta e Leva a Di Pietro pensano eccome. Ulivo 2.0 il nome del loro movimento, l’Ulivo di Vasto riferimento ideale dell’ex pm. Che guidare il ‘suo Molise’ lo ha sempre considerato un sogno nel cassetto. Come finirà? Presto per dirlo. La partita è appena iniziata. ppm
