La produzione industriale accelera e cresce dell’1,1% sia nella media del secondo trimestre rispetto al trimestre precedente sia a giugno 2017 rispetto a maggio.
Lo rende noto l’Istat che nel trimestre precedente aveva rilevato un calo congiunturale dello 0,2%. L’aumento tendenziale mensile, rispetto a giugno 2016, raggiunge il 5,3% nei dati corretti per gli effetti di calendario ed è il maggiore a partire dalla fine dello scorso anno.
Buone notizie, commenta la segretaria della Uil Tecla Boccardo (nella foto col ministro De Vincenti, ndr).
«Si consolida la crescita economica nell’area euro, si registrano anche in Italia variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti industriali dell’energia, dei beni intermedi e dei beni di consumo, cresce la produzione di beni farmaceutici, si fabbricano più mezzi di trasporto, vanno meglio i prodotti petroliferi raffinati e la fornitura di energia. Si tratta di settori produttivi attivi anche in Molise – sottolinea la sindacalista -. Non abbiamo dall’Istat dati riferiti ai diversi contesti territoriali, ma la sensazione è che anche da noi qualcosa, sul piano del consolidamento e della crescita dell’economia, si sta muovendo».
Perciò è necessario mettere in campo una manovra economica espansiva, «affrontare, con energia, il tema dei redditi con una riduzione strutturale del peso fiscale sulle busta paga e sulle pensioni: se il danaro non gira, se le famiglie vivono in ristrettezze economiche consumano di meno e, se qualcosa riescono a far avanzare alla fine del mese, lo mettono da parte, non investono, non comprano. Va assicurato un sostegno alle imprese (a quelle manifatturiere in particolare) indirizzato all’occupazione (soprattutto delle ragazze e dei ragazzi) anche con un selettivo sistema di incentivi che “stimolino” quantità e, soprattutto, qualità di lavoro stabile. E, siccome il lavoro non si crea per decreto, occorrono sì misure di sostegno, ma soprattutto investimenti pubblici e privati».
In Molise, conclude la segretaria Uil, oltre a questo c’è bisogno che «la politica e gli amministratori locali investano sulla crescita economica, occupazionale e sociale: bene i primi bandi, bene le promesse e gli impegni di spesa, bene anche le risorse che arrivano per i trasporti o i pagamenti finalmente fatti alle imprese edili; investimenti, per l’appunto, e non solo tagli ai bilanci ed alle prestazioni come per troppo tempo si è fatto. Ma accelerare, spingere, fare ancora di più, in un progetto di crescita economica condiviso, raccordato, coraggioso.
Se l’Europa sta crescendo, se in Italia alcuni dati positivi ci sono, sarebbe colpevole non fare tutto il possibile per agganciare a questo treno anche il convoglio del Molise».

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