Forza Italia Molise esce dal commissariamento, è Annaelsa Tartaglione la coordinatrice regionale.
Finisce così un periodo lungo (non quanto quello della sanità regionale ma per un partito quattro anni sono un’eternità) e anche travagliato. I motivi del commissariamento, le condizioni per accentrare a Roma la ‘direzione’ del partito non ci sono più. La ex commissaria Nunzia De Girolamo si è quindi dimessa, agevolando formalmente la scelta di un coordinatore, nominato poi dal presidente Silvio Berlusconi.
Ventotto anni, fra gli azzurri da dieci (molto giovane ma già con una militanza di lungo corso), Annaelsa Tartaglione è uno dei nomi più noti del movimento in Molise. Da vicesegretario provinciale dei Giovani (il suo primo incarico) a vice di Mazzuto quando l’attuale responsabile di Noi con Salvini era il segretario di Forza Italia in provincia di Isernia. Attualmente era componente dell’ufficio politico messo su dall’onorevole De Girolamo. Ed è lei la prima esponente territoriale del partito a riprenderne in mano le redini alla vigilia di un doppio appuntamento elettorale – politiche e regionale – fondamentale.
Una scelta, a guardare da fuori, abbastanza inattesa. Di sicuro la fine del commissariamento lascia intuire che i big molisani abbiano condiviso un percorso. Nomi di possibili coordinatori non erano circolati pubblicamente ma stando ai rumors la designazione della giovane dirigente isernina avrebbe lasciato qualcuno abbastanza sorpreso. D’altro canto però a Roma Annaelsa Tartaglione è stimata, fra i vertici nazionali gode di considerazione. E col presidente Berlusconi può vantare contatti piuttosto diretti.
È proprio a lui che va il pensiero della neo coordinatrice nel commento a caldo con Primo Piano Molise: «Sono onorata della nomina, è stata ed è una grande emozione avere la fiducia del presidente Berlusconi. Anche se sono giovane, ho dieci anni di militanza alle spalle. Evidentemente sono entrata nel suo cuore. Dare fiducia ai giovani è difficile. Soprattutto nel Molise dove, è inutile nasconderlo, il quadro è ancora frammentato. Lui ha sempre saputo rinnovare Forza Italia guardando lontano e dimostrando più di ogni altro doti di leadership indiscusse».
Il lavoro che ha davanti è complicato. Da perno del centrodestra che ha governato il Molise per 12 anni, Forza Italia si trova ad essere all’opposizione, ‘orfana’ di pezzi da novanta come l’ex presidente Michele Iorio (leader di Direzione Italia di Fitto). Tra gli altri colonnelli di un tempo, l’ex sottosegretario Sabrina De Camillis passò con Ncd di Alfano e oggi è sempre meno impegnata nella politica attiva e sempre più nella professione. Comunque in Molise ha in questi anni ‘mollato la presa’. Anche l’ex assessore Gianfranco Vitagliano, per citare un altro pezzo grosso della Forza Italia che ha guidato per anni il Molise, alle politiche del 2013 scelse un altro partito, quello di Meloni e Crosetto, e poi è rimasto fuori dalle scene.
È ovvio, però, che la divisione più evidente è quella fra Iorio e l’eurodeputato di FI Aldo Patriciello. Fu lui nel 2013 a scegliere, per le regionali, di appoggiare (alla luce del sole) l’attuale governatore del Pd Paolo Frattura. L’obiettivo, dice Annaelsa Tartaglione, «è coinvolgere e riavvicinare tutti. Prima di tutto riavvicinare Michele e Aldo, personaggi che hanno fatto la storia di Forza Italia. E poi fare appassionare di nuovo persone che non fanno più politica, convincere a tornare chi è andato via. Patricello – è il messaggio che lancia la coordinatrice – sarà una colonna portante del partito che adesso, ritrovata anche una dimensione completamente territoriale nella dirigenza, può lavorare meglio. Sarà – assicura – un partito inclusivo, coinvolgeremo tutti, soprattutto chi in questi anni ci ha messo la faccia, valorizzando il percorso che ci ha portato fin qui. Ringrazio, per questo, i commissari che si sono avvicendati, Nunzia De Girolamo in particolare è riuscita a interpretare anche gli umori di un posto che non è la sua terra, la sua regione e quindi era difficile farlo».
Patriciello colonna portante, dunque. Ma anche di Iorio dice: «Mi auguro che in un discorso condiviso e collettivo si possa riavvicinare. In questi anni forse è mancato proprio il dialogo e il non parlare ha acuito le situazioni».
Riavvicinare i due maggiori azionisti del centrodestra molisano. E, in un tempo più vicino (appena dopo la pausa di agosto), provare a ricucire lo strappo fra Iorio e il tavolo dei partiti. Questi i punti in agenda di Tartaglione. Punti collegati fra loro, perché – conclude – «se insieme agli altri partiti elaboriamo un programma e una soluzione per riportare tutti sulla stessa barca, tutti nello stesso contenitore, senza escludere nessuno né posizioni prevenute» si potrebbe riuscire nell’intento di riavvicinare Iorio e Patriciello.
Presto, assicura nella nota ufficiale sulla nomina, metterà in piedi «una squadra motivata e convinta delle potenzialità del nostro movimento». ritai

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