L’elenco, non lunghissimo, esiste già. E si arricchisce da ieri di un nome d’eccezione. È l’elenco di chi vuole la riunificazione fra Abruzzo e Molise. Qua e là nelle due regioni, una volta ‘sorelle’ e da oltre 50anni ‘cugine’, ci sono tanti supporter della reunion.
Lo è pure Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte, dopo i giorni a ridosso di Ferragosto trascorsi in Molise, ora è in Abruzzo. Domani sera a Pescara porta a teatro “Michelangelo”, spettacolo che ha scritto e che interpreta.
In un’intervista rilasciata a Il Centro e pubblicata ieri, Sgarbi definisce Pescara «una città senza volto. Una città dall’immagine completamente sconvolta dall’urbanistica selvaggia. Quel poco di buono che aveva oggi è sfigurato dal cemento. Non saprei dire se è più terremotata L’Aquila o Pescara. L’Aquila a10 anni dal sisma vive una distrazione dello Stato che è intollerabile. A Pescara vedi dovunque edifici enormi tirati su da costruttori depravati. Ben poco è rimasto intoccato dell’antico patrimonio cittadino». Fin qui il negativo. Cosa vede di bello in Abruzzo? «Santo Stefano di Sessanio, la più bella esperienza di borgo restaurato che la Regione Abruzzo dovrebbe innalzare con orgoglio ad esempio nazionale, ma D’Alfonso non si vede…». Infine, gli chiede Jolanda Ferrara, una proposta. «Rimettere insieme Abruzzo e Molise per una regione più grande e più forte».

2 Commenti

  1. Simonetta Mori dall'Oglio scrive:

    Sono più che d’accordo. In Molise abbiamo dimostrato abbondantemente di non meritarci l’autonomia: non un passo in avanti sul piano della viabilità, del commercio internazionale, della valorizzazione delle tipicità del territorio come volano turistico, della sprovincializzazione delle nostre eccellenze agricole. Al binomio aggiungerei le Marche, una regione una spanna avanti in termini di intraprendenza e capacità di valorizzazione del territorio. Meglio il polinomio, allora!

  2. Luigi Carabba scrive:

    Sono da sempre favorevole alla riunificazione. Sono la stessa cosa. Lo dico da Frentano.

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