Il Consiglio regionale torna in riunione il 4 settembre. Di pomeriggio, a partire dalle 16.
Ieri mattina la decisione della Conferenza dei capigruppo convocata dal presidente Vincenzo Cotugno. All’ordine del giorno, in cima all’agenda di Palazzo D’Aimmo, la proposta di legge di ‘manutenzione’ del nuovo Statuto (presentata da Niro) e quella che riguarda la riforma elettorale (anche questa firmata dall’ex capo dell’Assemblea legislativa insieme a Cristiano Di Pietro e a Giuseppe Sabusco).
Tecnicamente il ddl che detta nuove disposizioni per l’elezione di governatore e consiglieri non è stato licenziato dalla commissione, è stato iscritto ai lavori dell’Aula in base all’articolo 42 dello Statuto: se una proposta ‘giace’ in commissione da più di quattro mesi se ne può chiedere direttamente l’invio all’Assise. E non è l’unico testo in materia elettorale depositato in via IV Novembre. Il presidente Cotugno ha presentato una sua proposta, così pure Scarabeo, Totaro e Lattanzio. E c’è poi quella dei 5 Stelle. A questi quattro, si aggiungerà a breve il ddl di iniziativa della giunta Frattura e che sarà il risultato della mediazione condotta nella maggioranza, l’esito delle numerose riunioni dedicate all’argomento.
Quindi, molto probabilmente il 4 settembre verrà chiesto di spostare il ‘dossier legge elettorale’ in I Commissione per l’esame dei test. La cosa importante, però, su cui concordano sia Vincenzo Niro sia Vincenzo Cotugno è che si parte. «Finalmente si inizia a discutere la riforma elettorale, come sto chiedendo da mesi e per questo pretesi che il mio disegno di legge venisse iscritto all’ordine del giorno del Consiglio ai sensi dello Statuto. È importante anche – prosegue Niro – che le due questioni, e cioè la prima revisione dello Statuto e la legge elettorale, vadano avanti di pari passo. Questo abbiamo deciso insieme agli altri capigruppo dopo un confronto serrato e alla fine proficuo».
Il numero uno di Palazzo D’Aimmo va oltre e assicura che è sua ferma intenzione mantenere gli impegni presi. «Avviamo il dibattito su un tema fondamentale che in questa legislatura dobbiamo affrontare e risolvere. Entro metà o al massimo fine settembre dobbiamo portare all’attenzione dell’Aula il testo della legge elettorale che abbia possibilità di essere approvata. Anzi, entro settembre bisogna approvarla. Quindi, in Consiglio parte il confronto e poi si lavora in Commissione. Lavori che seguirò con attenzione e curando che siano approfonditi ma spediti. Con tanti amministratori della provincia di Isernia abbiamo preso l’impegno di fare la riforma e la faremo. Credo che sia un risultato, tra l’altro, che dobbiamo a tutti i molisani».
r.i.

Un Commento

  1. emanuela scrive:

    Spero che si ripensi alle quote rosa la cui mancanza sbarra di fatto l’accesso alle donne in politica, non posso immaginare che non ci siano donne capaci, perciò si tratterebbe di sessismo discriminatorio verso il genere femminile

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