Bene l’apertura di Fanelli sulle primarie. Ma vanno indette e i candidati verranno fuori.
Centro democratico si conferma movimento che si pone a metà strada, equidistante dai contendenti: il Pd che sostiene Frattura e l’Ulivo 2.0 che punta a scalzarlo.
Luigi D’Orsi (nella foto con Micaela Fanelli, ndr) e Felice Di Donato, segretario regionale e dirigente nazionale di Cd, sintetizzano così le dichiarazioni della segretaria dem rilasciate a Isernia, a margine della conferenza stampa per la presentazione della festa provinciale de l’Unità che si apre oggi a Montaquila: «Conferma la disponibilità del suo partito ad effettuare le primarie per la scelta del candidato presidente, precisando che sarà necessaria la presenza di più candidati e che allo stato non vi sono candidati certi e dichiarati a proporsi alternativa al presidente Frattura». Rispetto a questo, dicono D’Orsi e Di Donato, «confermiamo la stima e fiducia da sempre accordata a Micaela Fanelli che, anche in questa occasione, si conferma garante della pluralità delle componenti del centrosinistra, quello inclusivo».
A oggi, analizzano poi la situazione, «alcun candidato si è dichiarato scendendo in campo, ma più di uno nell’ambito del centrosinistra si starebbe allenando, altri fanno prove tecniche di aggregazione, all’esterno ed all’interno del Pd, anche quello renziano; le primarie – concludono quindi sul punto – appaiono indispensabili, aspettano solo di essere indette ed i candidati si faranno avanti, qualcuno desisterà, altri parteciperanno».
Aperta la finestra che consente di guardare in casa dem, Centro democratico analizza più a fondo la situazione del partito di Renzi in Molise. «Che all’interno del Pd non vi sia una sola anima è cosa risaputa, che sfugga al coordinatore del direttorio Pd della provincia di Isernia (il riferimento è alle dichiarazioni rilasciate da Franco Capone a Teleregione, ndr) ci disorienta, e siamo disorientati ancora di più perché oltre alle tre anime del Pd – quelle che si sono affrontate per la segreteria nazionale – in Molise ce ne è una quarta, trasversale alle prime tre: si conferma Frattura oppure non si conferma Frattura per la prossima competizione elettorale regionale. Possono dirigenti del Pd non prestare attenzione a questa anima trasversale? Possono far trasparire che nell’ambito Pd non esiste alcun dissenso o giudizio negativo all’operato della giunta Frattura? Possono far pesare valutazioni e decisioni “romane” sul fare o meno le primarie che sono la cosa più democratica in politica ed in special modo per le coalizioni?».
Come avevano già chiesto qualche giorno fa, D’Orsi e Di Donato ripetono: è ormai tempo che il Pd si decida. «Il Centro democratico del Molise, e riteniamo il centrosinistra molisano, è a questo punto in attesa della indizione delle primarie del centrosinistra, il Pd – partito principale e catalizzatore – faccia i propri passi quanto prima, dia corso alle verifiche decise e proclamate indicandone partecipanti, modalità e regole, il rimanere sospesi, il non affrontare in modo chiaro e deciso la delicata faccenda non può che arrecare danni al centrosinistra, sempre quello inclusivo. Il candidato presidente designato dalle primarie – assicurano in conclusione – sarà il candidato del Centro democratico ed in prima persona ci spenderemo per lui, con l’augurio che lo si faccia tutti con lo spirito della scorsa tornata elettorale e, se possibile, profondendo ancor più impegno ed energie perché i 5 Stelle ed il centrodestra oggi appaiono più competitivi di allora».

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