Meno di un’ora di distanza da Rimini a Imola. Nel fine settimana una parte fondamentale della politica nazionale si è spostata in quel tratto di Emilia Romagna.
Sabato l’incoronazione di Luigi Di Maio candidato premier – ma non capo del Movimento, ha chiarito ieri Fico – dei 5 Stelle. A Rimini, per Italia5Stelle, anche i portavoce in Consiglio regionale Antonio Federico e Patrizia Manzo, gli eletti a Isernia, Campobasso e Termoli e molti attivisti.
A Imola, ieri la conclusione della Festa nazionale de L’Unità con l’intervento finale di Matteo Renzi, una nutrita delegazione del Pd molisano: tra cui il governatore Frattura e la segretaria Fanelli, la deputata Venittelli la vice sindaca di Campobasso Chierchia, l’assessore Maio, il consigliere Bucci. Dopo la chiusura di Renzi, per Fanelli e i suoi un selfie con il ministro Minniti. A cui Venittelli ‘ha risposto’ con un autoscatto insieme al leader Renzi.
Da Rimini e Imola è partita la sfida dei democratici e dei 5 Stelle per le politiche. Da oggi prosegue in Parlamento la trattativa per la riforma elettorale. Mentre, tornando al Molise, stasera nella sede del Pd in via Ferrari a Campobasso la riunione di partiti, movimenti e consiglieri regionali di centrosinistra. Il primo incontro della coalizione che sostiene a Palazzo D’Aimmo la giunta Frattura in vista delle regionali di primavera. Polemiche e ‘gialli’ hanno fatto da antipasto: l’onorevole Leva, rappresentante di Mdp, ha dichiarato di non essere stato invitato. Il Pd ha risposto mostrando la mail inviatagli alla casella della Camera e poi ripetendo l’invio ad un altro indirizzo da lui indicato. Ad ogni modo, la linea di Mdp, che Leva ha confermato venerdì a Primo Piano è di non partecipare a riunioni con Rialzati Molise e Alternativa popolare.

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