Al castello di Venafro la riunione della Conferenza delle assemblee legislative e dei presidenti dei Consigli regionali.
Domattina si riunirà il gruppo della Calre che si occupa dei minori non accompagnati, coordinato dal capo di Palazzo D’Aimmo Vincenzo Cotugno. Sarà l’occasione per presentare la relazione finale sul progetto che riguarda i minori stranieri non accompagnati, che ha già avuto l’avallo del governo nazionale e della XIV Commissione del Senato. Notevole il contributo offerto al gruppo di lavoro dal procuratore dei minori Claudio Di Ruzza e dai prof dell’Unimol Michele Della Morte e Stefania Giova. È attesa, peraltro, anche la sottoscrizione di un protocollo d’intenti, che coinvolge il nuovo Garante dei diritti della Persona Leontina Lanciano, per la formazione dei tutori volontari.
«Per il Molise è un onore ospitare la Calre e l’assemblea dei presidenti dei Consigli d’Italia – afferma Cotugno – Ho lavorato per mesi affinché questo risultato si realizzasse. Adesso avremo modo di far conoscere la nostra regione e di poter discutere di argomenti di respiro nazionale ed europeo sul nostro territorio. La relazione finale che presenterò al gruppo della Calre che si occupa dei minori non accompagnati è una proposta che mira a sensibilizzare la cultura dell’accoglienza e soprattutto a tutelare i soggetti più deboli, i minori. Abbiamo elaborato una proposta normativa, in gran parte recepita dalla legge 47 del 2017, che prevede che al minore straniero siano riconosciuti gli stessi diritti dei minori italiani. Un percorso che esclude che il minore debba seguire lo stesso iter previsto per i maggiorenni, inserendo la figura del tutor che possa seguirlo da vicino e favorire il suo inserimento in famiglie di uguale etnia per il mantenimento delle tradizioni d’origine. La relazione finale recepisce anche il lavoro svolto dalla Commissione della Camera dei Deputati, approvato lo scorso 27 luglio e oggi all’attenzione del Parlamento – prosegue il presidente di via IV Novembre – L’obiettivo è migliorare gli impianti normativi esistenti e recepire le risorse economiche necessarie per rendere attuabile questo progetto, nell’interesse esclusivo e superiore del minore straniero non accompagnato».
Dopo la presentazione a Venafro della relazione conclusiva, il progetto sarà presentato nel corso dell’assemblea generale della Calre a novembre a Siviglia. Al termine della riunione verrà esposto in via del tutto eccezionale il più antico resto umano d’Italia, il ‘dentino’ datato circa 600.000 anni fa, rinvenuto nel sito “La Pineta” di Isernia. Gli ospiti non potranno spostarsi a Isernia, per questo motivo Cotugno ringrazia la sovrintendente Elena Cinquantaquattro e il responsabile del Polo Museale Leandro Ventura «per aver dato la possibilità di esporre il reperto dell’Homo heidelbergensis. Si tratta di uno straordinario momento che permetterà la conoscenza di questa importante scoperta innanzi ai rappresentati di diversi Paesi europei e dei vari rappresentanti delle regioni d’Italia. Il Molise mostrerà con orgoglio le proprie eccellenze e le potenzialità che in campo turistico, storico, archeologico, culturale ed agricolo posso costituire il volano di sviluppo dell’intera regione».
Nel pomeriggio inizieranno i lavori dell’Assemblea dei presidenti, nell’ambito della quale saranno discussi diversi argomenti rilevanti per le autonomie locali, come ad esempio il “regionalismo” e le funzioni delle varie Assemblee legislative italiane. Nel corso della riunione, su proposta del presidente Cotugno, le Regioni Lazio, Campania e Basilicata, firmeranno un protocollo d’intenti sulla valorizzazione della “transumanza”, al fine di condividere l’iniziativa già posta in essere lo scorso 16 giugno con le regioni Abruzzo e Puglia. L’obiettivo è quello di creare una sinergia interregionale per la tutela e lo sviluppo dei rispettivi territori legati alla “transumanza” e al “tratturo”.
«L’intesa raggiunta qualche mese fa con Abruzzo e Puglia – conclude il presidente Cotugno – ha raccolto, anche da parte di altri territori, l’interesse per un progetto che miri a valorizzare l’antico sentiero del “tratturo”. Un progetto che potrà rappresentare un’enorme occasione in termini di ricaduta positiva per i settori del turismo e dell’intera economia locale».

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