Resta al penultimo posto nella classifica di Index Research. Dietro di lui c’è solo Crocetta, il governatore siciliano che si conferma il meno apprezzato dai suoi amministrati (26,8% e perde l’1,6).
Paolo Frattura, però, rispetto all’ultimo rilevamento dell’istituto di cui la stampa si è occupata (ultimo trimestre 2016), guadagna oltre 3 punti percentuali (precisamente +3,3%) e si attesta al 35,5%. Il suo è il terzo incremento fra gli otto registrati in totale: boom di Chiamparino (+6,2%) e di Maroni (+5,5), poi l’aumento di Frattura (+3,3), cui seguono quelli di Zaia (+3,1) e Rossi (+2,3).
Il periodo monitorato (da marzo a giugno 2017) non è stato proprio una ‘passeggiata di salute’ per il capo di Palazzo Vitale. E invece ha elementi di un certo significato per vedere il bicchiere mezzo pieno: «Cominciamo a raccogliere i primi risultati del lavoro svolto – dice Frattura commentando il monitoraggio – È un’indicazione che ci fa ben sperare per la prossima scadenza elettorale». La posizione, penultima, non lo spaventa. Parte da quel 35,5% e si dice convinto: «Se riusciamo a costruire un programma credibile e una coalizione affidabile faremo una bella partita alle elezioni».
Prima di questo, però, ammette: è un dato «di cui non possiamo certo accontentarci, ma che deve essere da stimolo nel continuare ad impegnarci e nel comunicare, meglio, i risultati raggiunti da questo governo e da questa maggioranza». E prosegue: «Il nostro impegno, in questi anni e fino alla fine della legislatura, sarà per il Molise. Una regione che vogliamo restituire ai cittadini con i conti in ordine e con basi solide per programmare il futuro. Per farlo siamo stati costretti a ricorrere a scelte impopolari, di cui in alcuni casi paghiamo le conseguenze in termini di giudizio. Lo sappiamo. Un lavoro che però era necessario, non rinviabile, ed è per questo motivo che, come già detto in più occasioni, presenteremo ai cittadini due fotografie del Molise: quella al 31 dicembre 2012 e quella al 31 dicembre 2017, rappresentando i risultati raggiunti».
Guardando agli altri presidenti, Luca Zaia (presidente del Veneto) è primo. Apprezzato dal 58,3% dei cittadini intervistati (800 per ciascuna regione,), spodesta Michele Emiliano (Puglia) che nel 2016 guidava la classifica e oggi è terzo (56,1%, -1,3). A sorpresa, al secondo posto Sergio Chiamparino (56,4%), presidente del Piemonte. In un anno ha guadagnato ben sei posizioni. Tra gli altri, perde punti Nicola Zingaretti (nono e sotto la soglia del 50%). In grande ascesa invece Roberto Maroni alla guida della Lombardia, che dagli ultimi posti della classifica nel 2016 sale all’undicesima posizione.

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