In treno, ma sul Frecciarossa. Matteo Renzi torna in Molise indicativamente il 19 ottobre, molto probabilmente farà tappa a Termoli. Il terzo giorno del tour ‘Destinazione Italia’ il leader del Pd lo dedica ad Abruzzo e Molise. Viaggia su un convoglio che però prevede di default la linea elettrica. Quindi, il suo tour di ascolto e confronto con i molisani, lo deve cominciare ai due estremi: la costa e Venafro. Dove pure pare che arriverà, sembra più verosimile in un altro appuntamento già condiviso.
Su Facebook l’ufficializzazione della segretaria dem Micaela Fanelli: «Bentornato Matteo! Due visite nei prossimi giorni, per mostrarti il Molise che lavora e ce la fa! E per ascoltare i nostri bisogni, le nostre proposte, i nostri sogni».
Sarà un appuntamento significativo anche in chiave elettorale. Per il governatore Paolo Frattura che punta a ricandidarsi una presenza fondamentale quella dell’amico segretario. A Imola domenica, insieme a Renzi e Fanelli ha definito il posto per il Molise nell’agenda dell’ex premier. E, in attesa dell’appuntamento, Frattura comincia a tratteggiare il dossier con le due fotografie che intende proporre ai molisani: la regione com’era al 31 dicembre 2012 o comunque all’inizio del suo mandato e la regione a fine mandato.
Intanto, parte coi dati che Istat, Inps e ministero del Lavoro hanno elaborato sulle tendenze dell’occupazione italiana nel II trimestre 2017. I numeri del Molise ‘sorridono’ al presidente della Regione del Pd.
«Aumenta il numero degli occupati in Molise, passando dai 102.638 del primo trimestre 2017 ai 107.283 registrati dall’Istat nel secondo trimestre. Un aumento che non deve distrarci dal lavoro che stiamo facendo e che nei mesi prossimi, grazie agli strumenti predisposti dalla Regione e dal governo nazionale con il Patto per il Molise e l’area di crisi, ci permetterà di investire risorse significative a favore della ripresa economica ed occupazionale della nostra regione», sottolinea Frattura. Rimarca poi: «Niente promesse o proclami, dati certificati dall’Istat e acquisiti con le stesse modalità, che raccontano di un Molise che nel primo trimestre del 2013, l’ultimo del governo precedente, registrava 96.761 occupati mentre oggi segna 107.283 con un significativo +10,87%. Abbiamo ereditato una situazione difficile, oggi i dati occupazionali ci danno ragione e l’indice di crescita degli occupati, tra il 1° trimestre 2013 ed il 2° trimestre 2017, vede il Molise al primo posto tra le Regioni».
Poi Frattura conclude: «La strada da percorrere è ancora lunga ed impegnativa ma siamo certi che questo governo regionale, questa maggioranza riusciranno a ricreare un tessuto economico sano, capace di competere con il mercato e di sfruttare in pieno le potenzialità che offre la nostra regione, in termini di risorse umane e di territorio. I dati registrati fino ad oggi, seppur rilevanti, sono stati ottenuti utilizzando risorse esigue. I nuovi strumenti di programmazione che si stanno attivando ci daranno la possibilità, dopo anni di sacrifici, di investire su un nuovo progetto di Molise, privo di assistenzialismo pubblico ma con una regione pronta a supportare iniziative valide ed efficaci».

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