Se i due schieramenti tradizionali andassero divisi, il candidato governatore M5S sarebbe favorito (col 35%). E, sempre nel sondaggio realizzato dalla società demoscopica Quorum della Kcomunicazione per le regionali 2018 (e pubblicato ieri da Primonumero.it), il leader del centrodestra (chiunque sarà) è al 32,8%, quello del centrosinistra al 32,2. Ha dichiarato che non andrà alle urne il 32,8%, il 12,4 che non sa per chi votare.
Questi e altri numeri fanno sorridere l’ex presidente Michele Iorio. Che nella sua scalata al vertice dello schieramento conta anche sull’indicazione di voto per il candidato di Direzione Italia (una delle domande sottoposte ai poco più di 800 intervistati): lo voterebbe il 18,4% dei molisani. Quello di Forza Italia, il 18,3.
«Non ci sono nomi nelle domande effettuate – rileva Iorio -ma c’è un dato incontrovertibile: la maggioranza degli elettori molisani riflettono in Forza Italia, dopo un ventennio di militanza, la figura di Michele Iorio oggi massimo esponente di Direzione Italia». Una «sfumatura», glissa poi Iorio (anche se il dato è evidente, il movimento di Fitto è nato da poco, che sia così noto ai molisani si spiega con una presenza locale riconoscibile), che coglie «la fiducia espressa nel neonato partito di Direzione Italia», un «segnale del buon lavoro che stiamo svolgendo sul territorio e l’attenzione che indirizziamo ai problemi dei cittadini».
Soprattutto, prosegue l’ex capo di Palazzo vitale, «questi primi numeri ci dicono anche, cosa che continuo a sostenere da tempo, che se il centrodestra andrà unito non ci sarà partita per nessuno».
Nella parte del sondaggio che scende più nello specifico dei partiti, il centrosinistra si riprende. Però un ipotetico candidato di Pd e Rialzati Molise sarebbe al 12%. Mentre, evidenzia Iorio, «tra Direzione Italia e Forza Italia oltre gli altri partiti e movimenti, con il suo candidato presidente unico purché riconosciuto leader tra gli elettori» il centrodestra fa la differenza lasciando indietro gli altri.
In conclusione, dice Iorio, «c’è il segnale che la strada intrapresa è quella giusta per recuperare fiducia tra gli indecisi e i delusi dalla politica troppo concentrata in questi anni su centri affaristici che sui cittadini. È necessario continuare a guardare avanti mettendo in campo tutte le risorse necessarie per far ripartire il Molise e i molisani. Iniziando dalla creazione di posti lavoro che non può e non deve essere solo un volgare slogan elettorale».

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