È stata firmata ieri la convenzione fra la presidenza del Consiglio regionale e l’associazione dei medici per l’ambiente Isde per realizzare uno studio epidemiologico sull’intero territorio regionale.
A sottoscrivere l’intesa, per Palazzo D’Aimmo, il presidente Vincenzo Cotugno. Il progetto intende monitorare gli eventuali effetti dell’ambiente sulla salute dei cittadini ed è basato sulla casistica delle patologie e dei ricoveri nelle strutture ospedaliere molisane.
«Ringrazio il dottor Bartolomeo Terzano e l’intera delegazione dell’Isde Molise per il loro contributo allo studio degli agenti inquinanti eventualmente presenti in Molise – ha affermato il presidente Cotugno – Grazie anche per tutto il supporto reso alla stesura del “Libro bianco” che alcuni mesi fa ho presentato in Consiglio regionale per la tutela della salute dei cittadini della Piana di Venafro. Andiamo avanti uniti con l’obiettivo comune di rassicurare la popolazione molisana ma anche il massimo impegno scientifico per individuare eventuali fonti inquinanti per la nostra salute».
E proprio stamane l’Assemblea legislativa è chiamata a occuparsi di un tema connesso con la convenzione. All’esame dell’Aula il testo unificato delle tre proposte di legge a firma dei consiglieri Salvatore Micone, Salvatore Ciocca, Nunzia Lattanzio e Vittorino Facciolla relative all’istituzione del Registro dei tumori. Alla vigilia il responsabile scientifico del Registro Francesco Carozza ha dichiarato all’Ansa: «Il Molise è nella media nazionale per quanto riguarda i casi di neoplasie»,
I dati, forniti all’Associazione italiana registri tumori (Airtum), sono relativi ai bienni 2010-2011 e 2012-2013. Emerge una maggiore incidenza di alcune neoplasie, che in ogni caso non deve essere allarmante, ha spiegato Carrozza, in quanto riconducibile alla struttura sociale del Molise dove sono presenti numerosi anziani. La registrazione dei casi di tumore in Molise è iniziata nel 2010.
«Stiamo lavorando regolarmente seppur con qualche difficoltà determinata da problemi tecnici e abbiamo abbondantemente superato la fase dell’organizzazione». La legge che dovrebbe essere varata dal Consiglio «ci fa fare un ulteriore percorso« perché «è fondamentale avere una struttura che ci permetta di lavorare nel migliore dei modi», ha aggiunto. «Spero che la norma vada definitivamente in porto; è un percorso condiviso in IV Commissione da me, dal responsabile del Registro, Giovanni Fabrizio, dal direttore generale dell’Asrem e dal rappresentante della Regione». In sostanza, c’è bisogno di superare alcuni ostacoli di natura burocratico-amministrativa e quelli pratici e operativi relativi all’organizzazione interna.

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