A differenza del centrosinistra dove le varie anime sembrano essere in competizione per aggiudicarsi il premio di chi “spacca” più e prima degli altri la coalizione, il centrodestra sembra invece aver ingranato la marcia giusta che potrebbe portare dritto al traguardo dell’unità.
Ieri sera ancora un tavolo. Il summit, presieduto dalla coordinatrice di Forza Italia, Annaelsa Tartaglione, e dal consigliere regionale azzurro, Nicola Cavaliere, si è tenuto al Centrum Palace di Campobasso.
Alle 17.30 sono arrivati alla spicciolata i partecipanti. Tanti.
Alla fine del summit i primi nomi: sono coloro che potrebbero essere candidati alla carica di presidente.
Ma andiamo con ordine. Il primo a varcare l’ingresso dell’hotel Maurizio Tiberio di Idea. «Si tratta – ha detto – di una riunione interlocutoria. Ma sono certo che se seguiremo le indicazioni di Roma non ce ne sarà per nessuno». Poi, alla spicciolata, il gruppo, assai numeroso a dire il vero, di An – Fratelli d’Italia, guidato da Filoteo Di Sandro. Carlo Perrella per il Movimento sovranista; Lorenzo Cancellario per Democrazia popolare; Michele Marone per Energie per l’Italia; Rosario De Matteis che insieme a Tiberio rappresenta in Molise Idea, il partito di Quagliariello; Teresio Di Pietro e Pippo Sabusco per l’Udc di Cesa (poi si è aggiunto anche Mimmo Izzi); Giovanni Muccio leader del movimento Il Guerriero sannita.
Prima di prendere posto nella saletta dove si è svolta la riunione, i convenuti si sono intrattenuti in un clima che – almeno all’apparenza – è sembrato assai cordiale e collaborativo.
Il vertice si è svolto a porte chiuse, ai cronisti è stato concesso solo qualche minuto per immortalare l’evento.
Tartaglione ha brevemente commentato il risultato ottenuto dalla coalizione in Sicilia, auspicando che in Molise il centrodestra replichi lo stesso schema, migliorandolo laddove ci sono i margini per farlo.
A lavori già iniziati si sono aggiunti al tavolo Michele Iorio di Direzione Italia; Luigi Mazzuto e Aida Romagnuolo di Noi con Salvini; Paolo Mancini in rappresentanza dei Socialisti di Stefano Caldoro e Angela Mancini di Gianfranco Rotondi. E, ancora, Michele Scasserra di Democrazia popolare.
Dopo una lunga discussione durata più di quattro ore, il tavolo è stato aggiornato a data da definire, ovvero – ha riferito Annaelsa Tartaglione – non appena si riunirà a Roma il tavolo nazionale di coalizione sulle regionali. Verosimilmente tra una decina di giorni.
Intanto il centrodestra ha fatto sintesi sui primi nomi che sono: Michele Iorio, Filoteo Di Sandro, Gianluca Cefaratti (in quota ai Socialisti di Caldoro), Michele Marone e Aida Romagnuolo. Questa la base di partenza su cui discutere per trovare una sintesi. Un punto di partenza, appunto, e non di arrivo. Perché, come stabilito ieri sera, di pari passo vanno avanti le trattative con la cosiddetta società civile. E chissà se proprio da questa spunti un nome che possa mettere davvero tutti d’accordo e consentire al centrodestra di tornare alla guida della Regione. Ma è ancora presto per dirlo.
ppm

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