A poche ore dall’approdo in Aula della proposta di riforma della legge elettorale, Giacomo d’Apollonio reclama la giusta attenzione per il territorio pentro.
Il sindaco di Isernia già in passato aveva cercato di sensibilizzare le istituzioni regionali circa la necessità dell’intera provincia di avere un cospicuo numero di propri portavoce all’interno dell’assemblea regionale, visto soprattutto che negli ultimi cinque anni a Palazzo D’Aimmo si sono contati solamente tre esponenti provenienti da questo territorio.
Ora che il dibattito pare arrivato agli sgoccioli, il primo cittadino torna sull’argomento unendosi al coro critico verso il collegio unico. Una posizione espressa attraverso una nota stampa perentoria che, peraltro, era stata anticipata in qualche modo venerdì sera nel corso dell’incontro convocato da Michele Iorio, in cui d’Apollonio prese la parola.
«Non posso che ribadire i concetti contenuti in una deliberazione del consiglio comunale di Isernia – ha affermato il sindaco –, che si è espresso alla unanimità su tale questione già nello scorso febbraio. In quella occasione, l’assise civica fece voti alla Regione Molise per il riequilibrio degli eletti della provincia di Isernia in seno al consiglio regionale. Il nostro territorio e il suo capoluogo devono avere un’equa rappresentanza politico-istituzionale, ossia almeno sei consiglieri regionali effettivi. Successivamente, nel mese di marzo, convocai un tavolo di lavoro al quale invitai i sindaci dei Comuni della provincia e il presidente Coia. Dall’incontro venne fuori la proposta condivisa d’una necessaria modifica della legge regionale, allo scopo di salvaguardare la rappresentanza della provincia di Isernia. Purtroppo, da allora mi sembra che la situazione sia peggiorata. Si sta andando verso il collegio elettorale unico, con la cancellazione del collegio isernino. In tal modo viene mortificata ogni giusta aspirazione di rappresentanza del nostro territorio. Ad aggravare questo scenario ci sono altri aspetti non condivisibili della legge, così come proposta e vagliata in Commissione».
Oggi il Consiglio Regionale inizierà la discussione e il confronto fra i partiti si annuncia non privo di tensioni. «C’è ancora spazio per riconsiderare alcune questioni importanti, a partire proprio dai collegi elettorali», chiude la nota diramata dall’amministrazione comunale. Eppure le speranze sembrano ridotte all’osso, considerando che i numeri per approvare questa contestata legge ci sono. La maggioranza, dopo il ‘sì’ dato dalla Commissione, si appresta a varare una norma che oltre alla circoscrizione unica prevede l’abolizione del voto disgiunto e del listino di maggioranza.
Nel corso delle ultime settimane a Isernia si era dato vita anche a un ‘movimento’ bipartisan con l’obiettivo di ottenere la giusta rappresentanza per il territorio pentro. Il documento, firmato dalle forze di centrosinistra e di centrodestra, venne consegnato a tutti i consiglieri regionali i quali, evidentemente, non sembra che ne abbiano tenuto conto.
La federazione isernina del Pd, che pure si era fatta promotrice proprio di quell’incontro politico trasversale, ha poi incontrato il governatore Frattura, indicando la via segnata dall’assemblea regionale del partito tenutasi a maggio, ovvero quella del triplo collegio. Anche questo tentativo pare essere andato a vuoto, con buona pace degli aspiranti consiglieri regionali del territorio pentro, i quali dovranno forse ridimensionare le proprie ambizioni. All’ora della verità manca poco: oggi il Consiglio, salvo imprevisti e non senza ulteriori polemiche, metterà un punto sulla questione delle famose ‘regole del gioco’, a pochi mesi dall’appuntamento elettorale più importante per il Molise.
VC

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