Entro metà dicembre, ha detto l’ex governatore Iorio venerdì, la convention molisana di Direzione Italia per presentare programma e squadra.
Entro la stessa data, l’Ulivo 2.0 – questo l’annuncio durante la conferenza stampa sui ‘100 candidati’ – terrà l’assemblea per scegliere il candidato presidente.
Le grandi manovre per le regionali 2018 proseguono a pieno ritmo. E nell’Ulivo 2.0, negli ultimi giorni, si respira frenesia ma pure malumore. Intanto, non tutti hanno preso bene il fuoriprogramma di venerdì scorso: il sindaco di Torella Tonino Lombardi, uno dei 100 di Ruta, va all’incontro di Iorio. Non solo, prende la parola alla fine e dice: io «sono di Michele Iorio». Costretto a spiegare, precisare, rettificare – evidentemente anche da un pressing interno a Ulivo 2.0 – chiarisce in serata che da Iorio è andato per amicizia e stima personale, ma che comunque sta con Ruta. Ha solo deciso che è meglio non candidarsi personalmente in una delle liste e appoggiare Piero Neri.
La sua precisazione arriva al termine (o al culmine) di due ore di alta tensione fra le truppe rutiane. Storicamente di centrodestra e ioriano, tuttavia Lombardi era stato ‘ostentato’ da Ulivo 2.0, fra i sindaci che hanno scelto l’alternativa di centrosinistra a Frattura. Sia Ruta sia Leva quindi si sono preoccupati di confermare che il sindaco di Torella ha aderito a Ulivo 2.0 e che la sua partecipazione all’evento di Iorio non era, come poteva sembrare, una clamorosa smentita alle loro dichiarazioni. Ma, pure a caso risolto, i mugugni dentro Ulivo 2.0 sono rimasti. Non è stata una bella figura.
Non solo. La spiegazione offerta da Tonino Lombardi ha acceso i riflettori su un nome che finora era rimasto defilato. È uno fra i tanti fondatori di Ulivo 2.0, ma che invece negli ambienti del movimento sta assumendo un altro ruolo. Almeno nel chiacchiericcio, nelle sensazioni che si respirano dalle parti di Ulivo 2.0. Si dice, infatti, che il senatore Ruta stia lavorando all’ipotesi di candidare a governatore Piero Neri. Avvocato, ex consigliere provinciale di Campobasso, ex presidente del Cda di Molise Acque (indicato per la nomina proprio da Ruta e Leva al governatore Frattura, che poi ha commissariato l’ente evidentemente anche perché non pienamente d’accordo e soddisfatto dell’operato dei vertici dell’azienda speciale) è uno dei 100 candidati. In molti e sempre più insistentemente si dicono convinti che Ruta stia costruendo la sua ascesa nel movimento. Un’idea che, come è fisiologico, ha sostenitori ma anche oppositori. Se Ruta davvero non ha intenzione di proporre la sua candidatura per la guida dell’Ulivo 2.0, altri legittimi aspiranti ve ne sono. E sapere di avere un avversario ‘temibile’ come il senatore nell’assemblea che dovrà indicare il leader non li mette certo di buonumore.
ppm

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