Noi con Salvini rompe gli indugi: è Aida Romagnuolo la candidata alla presidenza della Regione.
La Lega lascia il centrodestra per le regionali quindi? «Siamo nelle condizioni di andare da soli», risponde il coordinatore Luigi Mazzuto.
In una conferenza stampa affollata di coordinatori cittadini e militanti, i sostenitori dell’altro Matteo e della sua “politica del buonsenso” si tirano fuori dalle beghe della coalizione. Anche a livello nazionale, d’altro canto, il braccio di ferro fra Salvini e il Cav tiene in scacco il centrodestra. il segretario della Lega punta a recitare il ruolo di leader alle politiche, Berlusconi risponde indicando il generale Gallitelli.
In Molise, spiega Mazzuto, la situazione è di «confusione, le fughe in avanti ora di Tizio e ora di Caio non aiutano. Tutti questi elementi ci hanno indotto a prendere le distanze». Non mancano le critiche alla legge elettorale appena varata da Palazzo D’Aimmo. «Penalizza in maniera evidente alcuni territori», dicono i salviniani. Ma questo non li scoraggia. «Siamo pronti. I comitati provinciali di Campobasso e Isernia e quello regionale hanno deciso all’unanimità che il nostro nome per le regionali è quello di Aida Romagnuolo e la proponiamo ai molisani. Allo stesso modo abbiamo elaborato un programma di massima, gli elementi essenziali che ora porteremo sul territorio in un confronto coi cittadini che abbiamo già avviato da tempo e che anche questo in questo weekend – rinnova l’appuntamento l’ex presidente della Provincia di Isernia – ci vedrà nelle piazze con la petizione contro lo ius soli».
La Lega non rinnega la partecipazione al tavolo del centrodestra. «Se ci invitano andiamo». E cosa andranno a dire però ora? L’indicazione di Romagnuolo pare più definitiva rispetto a quella di Mancini da parte del Movimento sovranista e di Di Sandro da parte di Fratelli d’Italia. «Andremo a dire – risponde Mazzuto a margine della conferenza al Don Guglielmo – che abbiamo un nostro nome e un nostro programma».
I temi programmatici prioritari sono la sanità, l’immigrazione, la questione lavoro. Da oggi, quindi, parte il tour sul territorio per riempire la piattaforma di massima approvata dai comitati venerdì a Termoli. Nella composizione della lista a sostegno di Romagnuolo, chiarisce ancora il coordinatore molisano, «staremo attenti agli intrusi, ai nepotismi».
Romagnuolo governatrice, Salvini premier: questa la linea politica della Lega in Molise. E, in particolare, anche in regione si intensificano le iniziative per spingere la leadership di Salvini. Una di queste è quella in corso per contrastare l’approvazione della legge che riconosce lo ius soli agli immigrati nati in Italia. I banchetti di questi giorni porteranno alla manifestazione di protesta prevista in piazza Santi Apostoli a Roma il 10 dicembre. Ci sarà anche una nutrita delegazione molisana, annunciano i leghisti regionali.
«È ora di ridare ai nostri figli la certezza di un futuro migliore», è una delle frasi spot di Matteo Salvini. Declinata in chiave regionale, dice Mazzuto, «è ora di dare al Molise una speranza che, fortunatamente, non abbiamo ancora perso del tutto. Con persone serie, oneste e preparate (senza furbetti!), con determinazione ostinata, con una programmazione seria e concreta». r.i.

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