Non si è arreso all’idea della corsa l’uno contro l’altro. Pd e moderati di Ap contro Ulivo 2.0.
Per il governatore Paolo Frattura ci sono ancora i margini per evitare agli elettori del centrosinistra una competizione fratricida. A margine della conferenza stampa sulla Giornata dello Sport, coi cronisti tratta alcuni dei temi di maggiore attualità.
Mentre da un lato, i movimenti civici puntano sul giudice Vincenzo Di Giacomo, che piace anche ai vertici del centrodestra, dall’altro il 7 gennaio Ulivo 2.0 – la creazione del senatore dem Roberto Ruta e del deputato Mdp Danilo Leva che punta a costruire l’alternativa ai renziani – eleggerà il suo candidato governatore. Un anti-Frattura, quindi?
Si tratta di nomi e proposte che sono tutti «rigorosamente competitivi, più è larga la platea dei candidati e maggiore è la scelta che si riserva ai cittadini, con l’auspicio che più è alto il numero dei competitor più è alta la partecipazione dei votanti», dice in generale Frattura.
«In merito alle singole valutazioni sapete bene come la penso. Io non credo in una chiusura dell’assetto del centrosinistra, sono convinto che il centrosinistra unito sia vincente come ha dimostrato in ogni tornata elettorale. Non mi pare che il senatore Ruta abbia parlato di un anti-Frattura, il senatore Ruta – almeno per quello che ho avuto modo di ascoltare – ha dichiarato che il 7 gennaio Ulivo 2.0 presenterà il proprio candidato governatore», quindi «il 7 gennaio vedremo se c’è un candidato che fa sintesi, come mi auguro che sia, all’interno del centrosinistra o se ci saranno posizioni divergenti». Sulla possibilità di ricucire con il fronte Ruta-Leva, risponde: «Non credo che si sia mai ‘scucito’ un rapporto» che è, a suo parere, «di condivisione per alcuni temi e di presa di posizione su altri». Ad ogni modo si dice convinto che «la sintesi si faccia non sul nome ma sul programma che si propone agli elettori e laddove dovesse mancare un programma unitario evidentemente si rischierebbe di avere un centrosinistra, o un pezzo di sinistra da una parte e altro pezzo dall’altra, che seguono strade diverse. Mi auguro che questo non accada e che la capacità di proporre ai cittadini molisani un programma credibile come avvenuto cinque anni fa possa significare una squadra unita con un’idea chiara».
Se centrosinistra e centrodestra vanno spaccati alle urne per le regionali, i 5 Stelle partono favoriti. «Non sono e non sarò mai un tifoso dei 5 Stelle. Sono un tifoso del centrosinistra e oggi sono concentrato su un centrosinistra che definisca un programma unitario sul quale chiedere la fiducia ai molisani», chiude l’argomento Frattura.
Un passaggio anche sul riordino della sanità, finito anche sulle colonne dello speciale del Sole 24 Ore che dà conto della programmazione e dei servizi sul territorio. Una riorganizzazione che punta all’efficienza, ha titolato il quotidiano. Frattura coglie l’inversione di tendenza nei giudizi e nelle valutazioni del suo operato e si augura che presto siano i fatti a testimoniare l’efficientamento e la qualità del sistema. Ma a che punto è la ristrutturazione? «Ritengo sia a buon punto, soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimento delle professionalità. Aver finalmente dato un’accelerata ai concorsi prima di tutto e prioritariamente dedicati alla stabilizzazione per poi passare alla mobilità volontaria e per ultimo ai concorsi per le figure professionali che non dovessero trovare soddisfazione in stabilizzazione e mobilità, penso che sia il segnale più forte per dimostrare che la sanità regionale non solo è viva e di qualità ma soprattutto che avrà la possibilità di avvalersi di validissime professionalità».

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