Non solo il candidato presidente: il centrodestra lavora in queste ore anche al programma e alle liste.
Ieri sera, dalle 18, un vertice all’Hotel Europa ha messo intorno allo stesso tavolo i big della coalizione. Assenti gli ioriani di Direzione Italia.
Per Forza Italia, c’erano la coordinatrice Annaelsa Tartaglione e l’eurodeputato Aldo Patriciello, Filoteo Di Sandro e i suoi per Fratelli d’Italia, i Sovranisti con Angela Fusco Perrella, Idea con Maurizio Tiberio, Marone per Energie per l’Italia, Mazzuto per Noi con Salvini è arrivato un po’ in ritardo e ha chiarito che la sua partecipazione, finché Salvini non rientrerà ufficialmente al tavolo nazionale, è a livello personale. Anche l’Udc era della partita, solo per un impegno improvviso Teresio Di Pietro non ha potuto partecipare ma sul territorio sta lavorando per una lista da collegare al centrodestra.
Si vota, ormai manca solo l’ufficialità, il 4 marzo. Il tempo stringe. Quindi il centrodestra cerca di quadrare il cerchio anche sulla squadra. Quanto al leader, ieri una nuova dichiarazione da Roma.
«Per quanto riguarda le elezioni regionali dopo Musumeci in Sicilia, indicato da Fratelli d’Italia, e dopo la normale candidatura dell’ottimo Maroni, della Lega, per la riconferma in Lombardia, spetterà a Forza Italia indicare i candidati in Lazio, in Friuli e in Molise. Noi vogliamo il candidato migliore e stiamo lavorando per questo. In Friuli abbiamo già l’ottimo Riccardo Riccardi, stiamo lavorando per trovare un nome altrettanto forte anche nel Lazio e in Molise». Così il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta ha ribadito la posizione degli azzurri nella partita per i candidati governatori.
Le dichiarazioni di Brunetta, riportate da Il Giornale, si inseriscono nel momento positivo di FI. L’ultimo sondaggio Ixè per Huffingtonpost svela che nella classifica di gradimento dei leader, tra il popolo di centrodestra Silvio Berlusconi è in testa con il 26% di consensi seguito da Giorgia Meloni al 24%, solo terzo Matteo Salvini al 19%. Lo stesso sondaggio rileva che Forza Italia è il riferimento sia per chi si sente di centrodestra sia per coloro che si autocollocano a destra, mentre la Lega fatica a sfondare territorialmente fuori dal Nord. La credibilità di Giorgia Meloni è in aumento, strappa discreti consensi anche tra chi dichiara di votare Forza Italia o Lega.
Dunque, gli azzurri lavorano a trovare un «nome forte» per Lazio e Molise. Nel primo caso, resta in campo l’autocandidatura del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi – finora sostenuto soltanto dal Carroccio – che secondo un sondaggio da lui commissionato sarebbe quotato di un 40% di consensi qualora il centrodestra lo sostenesse in maniera unitaria davanti a Roberta Lombardi di M5S al 28% e Nicola Zingaretti al 27%. Tra i papabili, circola il nome di Maurizio Gasparri, gradito a Berlusconi qualora si dovesse optare per un candidato politico e non civico. Come in Molise – dove i movimenti hanno lanciato l’ipotesi del presidente del Tribunale di Isernia Vincenzo Di Giacomo, gradito anche a quasi tutto il centrodestra – pure nel Lazio sono state sondate alcune personalità esterne alla politica nelle ultime settimane.

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