L’undicesima legislatura della Regione Molise finisce il 23 febbraio 2018. È questa la deadline, indicata dal giorno del voto cinque anni fa.
Ed è anche il punto di partenza per ragionare sulla road map verso le urne. A stabilire i tempi la nuova legge elettorale approvata a inizio dicembre da Palazzo D’Aimmo. L’articolo 2 della legge 20/2017 stabilisce infatti che le elezioni «sono indette con decreto del Presidente della Giunta regionale in carica e possono aver luogo a decorrere dalla quarta domenica precedente il compimento del quinquennio e non oltre il termine stabilito dalla normativa statale, ovvero, nel caso di cessazione anticipata del Consiglio regionale, entro tre mesi dalla cessazione stessa».
In pratica, il Molise può votare in un periodo temporale che va dal 23 gennaio a fine aprile (la norma statale richiamata prevede il termine di 60 giorni dalla fine del mandato.
Formalmente sarà il governatore Paolo Frattura a indire il voto, in virtù della riforma varata e che finalmente attua anche in Molise la potestà legislativa stabilita dalla Costituzione. Ma solo le Regioni a Statuto speciale possono andare alle urne autonomamente, non concordando cioè date ed eventuali election day con lo Stato. Nel 2018 ce ne sono due che rinnovano Assemblee e presidenti: il Friuli e il Trentino. Le Regioni a Statuto ordinario, invece, si attengono all’accordo politico nazionale.
Sarà election day il 4 marzo: politiche e regionali di Lombardia, Lazio e Molise. È l’ipotesi più accreditata da giorni. Per l’ufficialità bisogna aspettare ancora qualche giorno. Il 28 dicembre è in programma la conferenza stampa del premier Gentiloni che dichiarerà esaurito il suo compito (ma non si dimetterà in modo da poter restare in carica per l’ordinaria amministrazione ed evitare un vuoto di potere in caso dalle urne non venisse fuori una maggioranza chiara). Subito dopo, il 29 o il 30, il Presidente della Repubblica scioglierà le Camere e dal suo decreto si capiranno le prossime tappe per politiche e regionali.
L’Assise di via IV Novembre, dunque, è alle prese con gli ultimi provvedimenti da approvare, quelli necessari. A partire dal bilancio. Si prevede il varo intorno a metà gennaio. Poi calerà il sipario. Poi la scena sarà tutta per alleanze e composizione delle liste che, se si vota il 4 marzo, vanno presentate entro il 3 febbraio.
r.i.

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