Roma vuole ricucire gli strappi interni al Pd Molise. Il giorno dopo la riunione al Nazareno, il governatore Paolo Frattura rilancia le primarie. Offerta di ‘pace’ ripetuta a poche ore dal Natale.
«La mia apertura è stata dichiarata da subito, nel momento in cui mi rendo conto che una parte del centrosinistra ha un proprio candidato, allora facciamo le primarie in modo che siano i cittadini ad esprimersi per quanto riguarda la scelta», così il presidente all’Ansa. Il 7 gennaio l’assemblea di Ulivo 2.0 che eleggerà, con voto segreto, il candidato presidente del movimento a cui hanno dato vita il senatore dem Roberto Ruta e il deputato Mdp Danilo Leva (con loro ci sono anche Lab-Possibile, i Socialisti in movimento, i Comunisti italiani, Sinistra italiana, Idv e Centro democratico che è fresco di adesione). L’obiettivo dichiarato di Ulivo 2.0 è proporre ai molisani una coalizione alternativa a quella di Frattura e del Pd renziano, un ritorno – sostengono i promotori, che nel 2013 furono invece artefici dello schieramento che ha portato Frattura al vertice della Regione – al centrosinistra autentico (senza i moderati di Alfano e senza Patriciello).
Dunque, dopo l’Epifania si conoscerà il nome del leader di Ulivo 2.0. Un’ipotesi concreta. E a decidere sarebbero a quel punto i sostenitori e simpatizzanti del centrosinistra. Da Ulivo 2.0 in maniera più o meno ufficiale rispondono: è tardi, le primarie le avevamo chieste a maggio, ora non ci sarebbe neanche il tempo. I maligni pensano che il fronte Ruta-Leva teme di perderle. Intanto, però, Frattura ripete l’invito all’indomani della riunione con Lorenzo Guerini – coordinatore della segreteria nazionale del Pd a cui è affidata la partita delle amministrative – a cui hanno preso parte Frattura, il senatore Ruta, l’onorevole Laura Venittelli e la segretaria regionale del Pd Micaela Fanelli. «Più è condivisa la scelta – aggiunge il presidente di Palazzo Vitale – maggiore è l’entusiasmo che si mette in campo. Non è una contrapposizione tra persone, è una valutazione sull’operato che porta una parte del centrosinistra a non condividere l’eventuale riproposizione (candidatura) e a suggerire un’alternativa. Penso che allargare la platea dei valutatori sia propedeutico a costruire un entusiasmo partecipato».
L’incontro di giovedì è stato interlocutorio, ci si rivede il 28. Fin qui «sono state espresse delle posizioni, rispetto alle quali – conclude Frattura – mi auguro che si il buonsenso a prevalere».

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