La voce circola da qualche ora quando è il diretto interessato a renderla ufficiale. Michele Iorio correrà alle politiche per il centrodestra, molto probabilmente per il Senato.
Il rinvio delle regionali, rispetto alla data del 4 marzo quando si voterà per il Parlamento, ha sparigliato le carte in Molise. Doppia tornata, e non simultanea, potrebbe anche significare per qualcuno doppia corsa: alle politiche e poi alle regionali.
Da oggi il tavolo nazionale del centrodestra comincia a definire la griglia dei vari collegi. A chi toccano gli uninominali e plurinominali: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia o quarto Polo?
Iorio, leader molisano di Direzione Italia, se la gioca come rappresentante del quarto Polo (che Fitto ha fondato insieme ad altre formazioni centriste fra cui gli ex Ap di Lupi). E punta all’uninominale di Isernia per la Camera (già in lizza ci sono Pietracupa e Tartaglione). Il tavolo nazionale, probabilmente, lo gli offrirà il Senato.
All’Ansa, in una pausa dei lavori del Consiglio regionale, Iorio conferma che si candida alle politiche chiarendo che la sua discesa in campo sarà con il gruppo che fa capo a Fitto. Al tempo stesso, conferma che è sua intenzione candidarsi successivamente anche alle regionali di aprile con il centrodestra.
Fin qui era stato irremovibile: candidato governatore o nulla. E aveva più volte chiarito che non avrebbe accettato subordinate per fare il famoso passo di lato che gli è stato chiesto per far spazio a candidature, come quella del presidente del Tribunale di Isernia Enzo Di Giacomo, che incontrano meno ostacoli nel centrodestra. Però negli ultimi giorni è aumentato il pressing da Roma, dicono i bene informati. Iorio ha un bacino di consenso a cui i vertici nazionali non vogliono rinunciare. E lui ha accettato, lasciando però la decisione per le regionali per il dopo politiche. O giù di lì.
Nel 2001 per le politiche si votò il 13 maggio. Iorio era leader del centrodestra, sconfitto come candidato presidente un anno prima da Di Stasi. Quelle elezioni erano state annullate dal Tar, non ancora dal Consiglio di Stato. Iorio si candidò al Senato con la Casa delle Libertà, fu eletto. A novembre si tornò al voto per le regionali. Si candidò governatore di nuovo. E vinse. Tempi passati, certo. Ora è tutto diverso. A cominciare dalla distanza con le regionali, che sarà di un solo mese.
Cosa farà l’eurodeputato di Forza Italia Aldo Patriciello? E chi sarà il candidato nel collegio uninominale di Isernia per la Camera, quello più ambito? Mario Pietracupa o Annaelsa Tartaglione? E quale sarà il destino, per le politiche, di Angela Fusco Perrella, Filoteo Di Sandro, Rosario De Matteis e Michele Marone? Dalle risposte a queste domande si capirà qualcosa in più su come si presenterà alle regionali il centrodestra.
Nelle ultime ore, peraltro, sta prendendo quota l’ipotesi di schierare il 4 marzo anche la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Anna Paola Sabatini. A spingere per la sua candidatura sarebbe l’Udc di Lorenzo Cesa.
r.i.

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