A Palazzo D’Aimmo torna Nicola Romagnuolo. Oggi la seduta di insediamento per l’esponente di Progetto Molise, lista collegata al centrodestra che riproponeva Iorio governatore, subentra proprio all’ex presidente della Regione che si è dimesso la scorsa settimana dopo la condanna in appello per il caso Zuccheropoli e dopo la candidatura al Senato nel collegio uninominale del Molise.
Numerosi gli argomenti all’ordine del giorno dell’Assise legislativa. In cima all’agenda il piano di tutela delle acque e il piano nitrati. Secondo punto, la mozione – di cui era primo firmatario proprio Iorio – sul centro di accoglienza migranti di San Giuliano di Puglia.
Sarà probabilmente annunciata stamane ufficialmente in Aula anche la presentazione – già anticipata dal vicepresidente del Consiglio Ioffredi in conferenza dei capigruppo – di una proposta di legge per lo scioglimento della società Autostrada del Molise Spa. Ioffredi l’ha firmata insieme ai colleghi Monaco e Ciocca.
Qualche settimana fa, in sede di approvazione della legge di Stabilità che prevedeva lo scioglimento della Spa, la proposta della giunta Frattura fu bocciata. Ciocca votò contro e Ioffredi e Monaco erano assenti. La cancellazione quindi non passò destando polemiche: la Termoli-San Vittore infatti non sarà realizzata, resterebbe così in piedi solo il Cda. Evidentemente gli esponenti della maggioranza non condividevano quel particolare percorso normativo. Oppure ci hanno riflettuto e cambiato idea.
Tra gli esponenti politici che nei giorni scorsi hanno preso posizione a favore della cancellazione della partecipata (la Regione è socia al 50% insieme all’Anas), Nicola Messere, componente della segreteria regionale del Pd. «Il Cda di Autostrada non ha motivo più di esistere», la sua riflessione. Messere auspica appunto un ripensamento e, quindi, l’eliminazione di quella che ormai è una ‘scatola vuota’ che però produce ancora dei costi per le casse pubbliche. A parte questo, Messere ha ribadito la linea del partito sulla mobilità. «Il Pd è a sostegno di ogni misura che garantisca collegamenti al passo coi tempi anche nella nostra regione, ma che allo stesso tempo siano sostenibili e non in contrasto con l’impatto sul territorio molisano. Ciò significa privilegiare una linea programmatica di interventi di messa in sicurezza e potenziamento della viabilità esistente e dei collegamenti su ferro, interventi sulla dissesto idrogeologico, di recupero del patrimonio edilizio esistente, di messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati particolarmente le scuole e quelli mirati ai nuovi modelli costruttivi (efficientamento energetico, bioedilizia), legati alla nuova frontiera progettuale Building Information Modelling». Punti programmatici concreti più volte richiamati dall’Ance e dai sindacati dell’edilizia Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil anche per tirare definitivamente fuori dalla crisi il settore delle costruzioni.

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