Qualche riscontro da Roma lo hanno avuto. Hanno scritto a Berlusconi, Salvini e Meloni ponendo il tema della necessità urgente di definire la partita delle regionali: il centrodestra dica ai molisani cosa propone per le elezioni del 22 aprile con chiarezza e coerenza. Altrimenti, è il sottinteso, ognuno si sentirà libero di proseguire nel proprio percorso.
Ai leader del centrodestra hanno scritto coloro che pubblicamente e per primi hanno chiesto al giudice Vincenzo Di Giacomo di scendere in campo per guidare uno schieramento ampio e di rinnovamento. Con nomi e cognomi: Idea, Popolari per l’Italia, alcuni dei movimenti civici che hanno dichiarato l’endorsement, i Sovranisti.
Il magistrato non ha mai accettato la candidatura. Ha sempre mantenuto un profilo di riservatezza e cautela, anche per rispetto del ruolo che ricopre. Ma gli appelli nei suoi confronti si sono moltiplicati nelle ultime settimane del 2017. A Termoli i moderati messi attorno al tavolo dal coordinatore dei Popolari Niro, a partire da Idea ma anche l’Udc e Orgoglio Molise, hanno sottoscritto un documento e gli hanno rinnovato l’appello. Lui, il 30 dicembre, ha auspicato la realizzazione di una grande coalizione trasversale per il bene del Molise. Non ha sciolto quindi le riserve. Maurizio Tiberio si dice ancora convinto che sia Di Giacomo il candidato migliore e ribadisce che a sostegno del magistrato – a suo parere – ci sia gran parte del centrodestra. «Sono convinto – prevede – che anche Forza Italia converga su di lui».
Comunque, se da Roma qualche segnale ufficioso sarebbe arrivato, a Campobasso si è in attesa della convocazione del tavolo regionale per affrontare la questione. La coordinatrice degli azzurri, al suo ritorno dagli appuntamenti in Puglia, sentirà i colleghi per concordare una riunione. «Me lo ha assicurato – conferma Tiberio – E io sono convinto che entro questa settimana ci sarà il chiarimento che chiediamo». Ad agitare le acque sarebbero state le dichiarazioni dell’ex governatore Iorio, candidato del centrodestra al Senato, per il quale la leadership delle regionali va affrontata il 5 marzo. Dopo le politiche. Ma il tempo stringe e per i piccoli, i ‘cespugli’, oltre che una questione di tempo si tratta di una questione di scelta e coerenza.
Domenica è in programma la convention di Mario Pietracupa, candidato al maggioritario nel collegio della Camera di Isernia. Agli altri appuntamenti finora i ‘cespugli’ non hanno partecipato. «Domenica vorremmo andare – conclude Tiberio – Se andremo vorrà dire che abbiamo trovato la quadra su una proposta coerente e lineare da presentare ai molisani e da discutere in una lunga e bella campagna elettorale».

r.i.

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