Parafrasando Boskov: “Metodo che vince, non si cambia”. Perché i criteri che la Regione Molise ha utilizzato per la concertazione delle risorse destinate alla viabilità del Molise, coinvolgendo in un tête-à-tête attento e laborioso le amministrazioni locali, ha funzionato.
Di più: ha galvanizzato ed entusiasmato tanto che alla conferenza stampa convocata ieri mattina a Palazzo Vitale dal governatore Paolo Frattura e dall’assessore Pierpaolo Nagni, i sindaci intervenuti e interessati dal nuovo step di risorse stanziate per le strade dei propri comuni hanno risposto con un messaggio: «Una collaborazione, quella cui ci ha invitato la Regione, che è stata proficua sotto molteplici aspetti. Abbiamo aperto gli orizzonti e riscoperto il territorio superando i campanilismi. Ora l’auspicio è che sia questo un punto di partenza e non di arrivo».
Premesso questo, nella sostanza si è parlato dei quasi 21 milioni stanziati in favore delle Province di Campobasso e Isernia per la manutenzione delle strade.
«Siamo consapevoli che ci vorrebbero 280 milioni per la provincia di Campobasso e 120 per quella di Isernia ma penso che i finanziamenti decretati dal governo siano un buon inizio – ha riferito il presidente della giunta regionale – mi auguro che gli interventi di ristrutturazione e sistemazione siano finalizzati ad una puntuale manutenzione anche per il futuro».
In soldoni: la cifra esatta che emerge nell’intesa è di 33 milioni 850mila euro. E dopo i 5 milioni 670mila euro stanziati per il Medio Trigno e i 5 milioni 380mila euro per il ‘Cratere’ ora è stata la volta di 4 milioni 800mila euro per il Matese, 1 milione e 450mila per i comuni a ridosso di Macchiagodena e infine 2 milioni 850mila euro per l’Altissimo Molise. Per un totale di 20 milioni 135mila euro.
«L’idea – ha proseguito Frattura – è quella di impegnare entro fine mese tutti e 34 i milioni», dunque anche la parte rimanente del finanziamento previsto nel ‘Patto per lo sviluppo del Molise’.
«Avevamo concentrato le prime iniziative sul Medio Trigno e la zona del Cratere – ha esordito l’assessore ai Lavori Pubblici Nagni – Ora aggiungiamo altre tre aree importanti che rientrano nella scelta di affrontare il problema della viabilità interna insieme ai sindaci perché ci siamo resi conto che le disponibilità andavano spese adeguatamente ma di concerto con il territorio che meglio conosce le proprie esigenze».
Ha esaltato quindi la strategia scelta da Frattura: «Devo dare atto al presidente che aveva ragione quando insisteva perché fossero i sindaci gli interlocutori diretti delle richieste». Ma ha lodato anche la grande collaborazione e la prova di maturità espressa da tutti i Comuni nel cooperare «per arrivare ad un obiettivo comune».
La nuova tranche di finanziamenti è dunque il frutto di un lavoro cominciato con riunioni tecniche nelle aree interessate, che è poi continuato individuando i centri capofila che hanno discusso con il territorio e si è concluso attorno al tavolo della giunta regionale nel quadro dei finanziamenti decretati.
Fatta la premessa, alla sostanza sono andati i sindaci. Quelli intervenuti hanno avuto parole di gratitudine per la scelta operata dalla Regione di interessare direttamente il territorio.
Giovanni Cardegna, sindaco di Frosolone ha parlato di «cambio di mentalità. Al di là del finanziamento che naturalmente ci fa piacere, c’è stato soprattutto un cambio di passo che ci fa davvero piacere. Ora se questo significa cambiamento noi siamo propensi a lavorare alacremente per lo sviluppo delle aree interne che passa proprio per la viabilità».
Il collega di Capracotta Candido Paglione ha ringraziato Frattura per aver voluto condividere con i sindaci «la programmazione di questi interventi che sicuramente non sono esaustivi rispetto alle grandi esigenze e al fatto che sono anni che non si lavorava sulla viabilità provinciale del nostro territorio». Anche per Paglione è «una fase nuova e credo che vada colto soprattutto il grande senso di responsabilità che hanno avuto le varie amministrazioni locali per raggiungere obiettivi comuni.
Spero sia un punto di partenza e non di arrivo perché mettere i cittadini in condizioni di muoversi soprattutto in altissima montagna significa mettere un argine allo spopolamento». Dello stesso tenore gli interventi degli altri amministratori. Si respira un’aria nuova e l’augurio di tutti è che davvero questa volta «si aprano orizzonti che tirino fuori la nostra realtà da un isolamento che in questi anni ha creato danni paurosi».
CN

Un Commento

  1. Michele Rocco scrive:

    Saranno stati pure stanziati i soldi per la zona del cratere, ma di lavori nemmeno l’ombra. Se ci sono questi soldi, cosa si aspetta ad utilizzarli. Di notte con la nebbia c’è il serio rischio di non arrivare a destinazione, e di mettere a serio rischio la propria incolumità. Asfalto rovinato, segnaletica orizzontale e catarifrangenti inesistenti. Una situazione a limite della percorribilità, si triplica il tempo di percorrenza con una tensione altissima per guidatore e viaggiatori.

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