Se a livello nazionale si parla del futuro Governo ‘Renzusconi’ in Molise sembra avanzare lo spettro del ‘Frattuciello’. Un inciucio vero e proprio, che sarebbe stato imbastito già in questa campagna elettorale e che ‘esploderà’ quando le Regionali saranno alle viste. Ne è convinto l’onorevole Danilo Leva che ieri mattina è stato esortato dai giornalisti a dire la sua su ciò che succede in casa d’altri. Del resto la notizia del passo indietro del presidente del tribunale Enzo Di Giacomo era ancora fresca e proprio lui, solo dieci giorni fa si espresse in maniera perentoria sul giudice, invitandolo a chiarire le sue intenzioni e a dimettersi, se interessato a candidarsi alla carica di presidente della Regione. Quindi per Danilo Leva il rifiuto di Di Giacomo è strettamente collegato al presunto accordo tra l’attuale governatore Paolo Frattura e l’eurodeputato Aldo Patriciello. Peraltro, l’esponente di Liberi e Uguali, senza girarci intorno sostiene che le conseguenze dell’inciucio siano già ben visibili ora, a due settimane dalle Politiche.
«È chiaro che Frattura farà votare per Pietracupa – ha detto a margine della conferenza stampa che ha tenuto ieri mattina a Isernia -. Basta guardare chi sta promuovendo la campagna dell’esponente di Forza Italia: mi sembrano gli uomini di Frattura. Del resto le elezioni Regionali sono slittate per questo. Le coalizioni che si presentano alle politiche sono una finzione e in Parlamento ognuno sarà libero di fare quello che vuole».
Quindi l’opinione sulla disputa tra ‘cespugli’ e partiti di centrodestra in merito al candidato governatore: «Non hanno più un candidato – ha dichiarato ancora Leva -. Noi domenica prossima eleggeremo quello dell’Ulivo 2.0 e io mi occupo di riorganizzare il campo del centrosinistra da sempre. Magari Frattura ha inciso sul ritiro del giudice Enzo Di Giacomo, visto che corre per fare l’intesa con Patriciello. Mi pare anche abbastanza chiaro leggendo le dichiarazioni di Nagni di qualche settimana fa. È tutto lì il disegno: come Berlusconi-Renzi a livello nazionale, Patriciello-Frattura a livello locale». Sabato scorso l’assessore regionale ai Trasporti aveva teso una mano all’europarlamentare, dichiarando candidamente: «con le sue liste civiche abbiamo governato bene» e allo stesso Leva, spiegando che ogni colloquio è possibile.
«Noi vogliamo unire il centrosinistra, ma nel segno della discontinuità», ha quindi ribadito il parlamentare, candidato al collegio uninominale della Camera con LeU, mettendo il carico da 90 sul ‘no’ al Frattura bis.
Risultati di mandato
Nell’appuntamento di ieri mattina allo spazio Cent8anta Danilo Leva ha illustrato i frutti del lavoro svolto negli ultimi cinque anni trascorsi alla Camera e ha voluto sottolineare quanto il suo operato sia stato proteso al miglioramento del Molise.
«Voglio citare il riconoscimento dell’area di crisi complessa per il distretto produttivo che va da Bojano passando per Isernia e che si ferma a Venafro – ha detto -. Un meccanismo di investimenti pubblici che arriverà a 90 milioni di euro a disposizione per investimenti privati. Poi, come sia stata gestita in questi mesi dal governo regionale è sotto gli occhi di tutti. Però intanto c’è un riconoscimento nazionale dovuto a un impegno parlamentare che mi ha visto come protagonista. La difesa dei presidi di questo territorio: Prefettura di Isernia, Corte d’Appello, gli uffici del Giudice di Pace di svariati Comuni tra cui quelli piccoli e montani. Sono stato tra i promotori della legge sui piccoli Comuni. Poi la riforma della custodia cautelare, quella della responsabilità civile dei magistrati, la semplificazione del processo civile. Sono stati anni di impegno vero, come quello delle vertenze ambientali di questo territorio e in particolar modo della provincia di Isernia».
VC

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