A pochi giorni dalle elezioni del 4 marzo 2018, Silvio Berlusconi rilancia: Antonio Tajani premier. «Sono vincolato da lui, per l’altissima carica che ricopre, a fare il suo nome soltanto quando lui me ne darà l’autorizzazione», spiega a “6 su Radio 1”.
Mancherebbe quindi solo l’ok del presidente del Parlamento europeo perché sia ‘ufficiale’ la sua corsa a Palazzo Chigi. «Sarebbe un candidato eccellente perché l’Italia oggi non conta più niente in Europa e nel mondo – prosegue il leader di Forza Italia -. Con lui conterebbe moltissimo perché è il presidente dell’istituzione europea eletta direttamente dai cittadini europei, quindi la più importante, ed è considerato da tutti anche da parlamentari della sinistra, come il miglior presidente che ci sia mai stato dell’Assemblea europea. Questo inorgoglisce noi anche perché ricordo che lui è stato uno dei cinque fondatori di Forza Italia nel ‘94».
In Molise Tajani è stato a fine ottobre, per l’inaugurazione della nuova ala del Neuromed. Non a caso a Pozzilli, uno degli uomini politici a lui più vicini è l’eurodeputato molisano di Forza Italia Aldo Patriciello.
A lui, quindi, Primo Piano chiede un commento sulle dichiarazioni di Berlusconi. «Oltre a essere un caro amico e collega di partito, Tajani è un politico attento e preparato. La sua elezione alla presidenza del Parlamento europeo ha dato lustro e prestigio non solo a Forza Italia e al Ppe, ma all’intero ‘Sistema Paese’. Le parole di Berlusconi delle ultime ore sono il segno tangibile della stima e del rispetto di cui gode Tajani all’interno di tutto il centrodestra». Anche per Patriciello, Tajani è un ottimo nome per Palazzo Chigi: «Lo dico non solo per la stima e l’amicizia che ci unisce, ma anche e soprattutto perché conosco a fondo le sue qualità di politico esperto e preparato. Sempre che accetti di lasciare l’attuale incarico a Bruxelles e rientrare in Italia. Vede – prosegue l’eurodeputato -, il nostro Paese purtroppo ha un debito pubblico elevatissimo. Tajani ha una lunga militanza “europea”, sia come eurodeputato prima sia come commissario europeo e vicepresidente del Gruppo Ppe poi. Avere in questo periodo un presidente del Consiglio che rassicura i mercati e che gode della stima e della fiducia delle principali cancellerie internazionali è un elemento che può essere fondamentale per gli equilibri economici e politici di un Paese, come il nostro, alla ricerca di una stabilità che ne protegga la crescita». Patriciello ne è convinto: «La sua esperienza europea può essere di fondamentale importanza, sia per quanto riguarda il peso internazionale del nostro Paese, sia per la necessaria collaborazione tra le varie anime che compongono il centrodestra, garantendo allo stesso tempo piena rappresentanza alle differenti sensibilità politiche presenti all’interno delle istituzioni italiane. In un momento di grande difficoltà per la politica – conclude – è necessario riaffermare la centralità del rapporto tra cittadini e istituzioni: da questo punto di vista la figura di Antonio Tajani potrebbe rappresentare la giusta riaffermazione di questo principio».

r.i.

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