«Non comprendo perché i molisani dovrebbero votare il Pd che in questi ultimi cinque anni ha prodotto nella nostra regione solo disastri e macerie, ha costretto migliaia di giovani e padri e madri di famiglia ad abbandonare il Molise per emigrare nel nord Italia o all’estero, ha ridotto la sanità in uno sfacelo costringendo alla chiusura gli ospedali di Venafro, Larino, Agnone e Termoli, per l’assoluta mancanza di manutenzione ha ridotto le strade in un colabrodo, l’agricoltura al collasso, le più grandi aziende come lo Zuccherificio di Termoli, la Ittierre di Isernia e la Gam di Bojano alla chiusura mettendo sulla strada migliaia di famiglie».
Così Aida Romagnuolo, candidata del centrodestra nel collegio della Camera Campobasso-Termoli attacca il suo diretto avversario nel collegio Vittorino Facciolla «la cui netta, totale e piena responsabilità politica di aver quasi disintegrato e portato alla fame il Molise è nota».
L’esponente di Noi con Salvini attacca anche l’altro competitor nello stesso collegio, Antonio Federico dei 5 Stelle: «Per ben cinque anni ha sostenuto la politica della giunta regionale del Molise, non ha mai fatto una vera e seria opposizione contro Frattura e Facciolla, anzi, con la sua velata complicità e la dimostrata incapacità di fare opposizione, tenta di scappare inutilmente a Roma per maturare la sua seconda pensione dopo quella della Regione».
E conclude: «Facciolla e Federico (con Frattura e Fanelli da tre, le F sono diventate quattro) sono carte conosciute, i molisani li hanno pesati, sanno che non hanno prodotto nulla se non miseria, povertà e malessere. Sono certa che i molisani, tutti brava gente, sono comprensivi e generosi ma fessi proprio no» e quindi «daranno il consenso non a chi della politica fa una professione come Federico oppure ad un gruppo di pressione e di potere come quello gestito da Facciolla ma a quelle formazioni politiche che hanno i cittadini e il territorio al primo punto dell’agenda».
