Più che l’affluenza, alla fine sarà in linea o poco sopra al referendum costituzionale del dicembre 2016 – che si svolse in un election day come quello di ieri, dalle 7 alle 23, a caratterizzare il voto per le elezioni politiche 2018 è stata la ressa. Seggi colmi di aventi diritto che si sono sobbarcati anche code di due ore o poco meno per esprimersi sul rinnovo della Camera e del Senato. In ogni case le sezioni elettorali, sono state sempre impegnate a Termoli. Seguendo i candidati al Parlamento che votano in città, abbiamo potuto verificare sul campo l’affluenza, che appariva imponente. Tra i primi a votare Oreste Campopiano, alla scuola media Brigida, a seguire, a Difesa Grande, Antonio D’Aimmo. Quest’ultimo ha saggiato per primo le code fuori dalla norma che si erano formate, impiegando 40 minuti buoni per sbrigare l’incombenza. Appresso abbiamo seguito sempre alla scuola Brigida il voto con la deputata uscente Laura Venittelli, candidata al Senato per il Pd nella quota proporzionale. Un conciliabolo di conoscenza e saluti, quelli della parlamentare che per 5 anni ha rappresentato la città adriatica a Montecitorio, prima di un incontro del terzo tipo, con due competitor anti-dem, ma alla Camera, come lo stesso Oreste Campopiano e Aida Romagnuolo, che pensava di votare lì, ma poi si è dovuta recare al centro. In mattinata avevano votato anche altri candidati come Vittorino Facciolla a San Martino in Pensilis, che ha commentato così: «Esercitato il potere/dovere con entusiasmo, come ogni volta, come sempre». Stesso gesto per Giusy Occhionero a Campomarino, Luigino Vitulli a Petacciato, Nicola Palombo a Montenero di Bisaccia, come Teresio Di Pietro, Michele Giambarba a Casacalenda. Il centro si è trovato, a Termoli, affollatissimo a mezzogiorno e dintorni, col trittico Aida Romagnuolo, Angelo Sbrocca e Paolo Marinucci, con la prima candidata al maggioritario del centrodestra e al proporzionale della Lega, l’ultimo al Senato di Potere al Popolo. In precedenza, nel medesimo seggio, anche Nick Di Michele, luogotenente locale del Movimento 5 Stelle. Pietro Eremita ed Enzo Lalli di Casapound hanno votato sempre alla Brigida, gettonatissima scuola per i candidati, Roberto Pano come Antonio D’Aimmo, a Difesa Grande. Il primo cittadino era accompagnato dalla consorte e dai componenti dello staff.

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