«Ho accettato di affrontare questa esperienza mettendoci la faccia. Ho confidato nell’unico progetto che ho ritenuto credibile».
Presidente della Camera di commercio e di Confindustria anni fa e, degli industriali, di nuovo da qualche mese. Soprattutto, imprenditore molisano famoso nel mondo perché nel mondo esporta i prodotti e con essi le specificità della sua terra. Il Pd ha giocato la carta Enrico Colavita al Senato facendo di necessità virtù: il no di Renzi a Di Pietro, le divisioni interne non hanno dato troppo spazio all’apertura e all’espansione.
«Ho speso il mio impegno – dice lui il giorno dopo le elezioni – per dare alle famiglie e ai giovani di questa terra prospettive e opportunità di futuro. Ci ho creduto insieme a ognuno di voi. E proprio a chi come me ha deciso di credere nel futuro va oggi il mio sentito e commosso ringraziamento. L’ho detto in chiusura della campagna elettorale: per me è stato un mese intenso ed entusiasmante. Lo ribadisco ora – sottolinea – con quell’entusiasmo che il risultato non mi ha tolto. Resta la perplessità di sapere che i principi dell’impresa, unica dimensione in grado di poter produrre reddito e lavoro, non siano stati contemplati nell’agenda di una campagna elettorale che ha scelto altri principi dai quali partire.
Da imprenditore non posso che constatare un clima molto confuso. L’augurio che rivolgo a tutti è, però, quello che il panorama possa delinearsi e che il Paese possa proseguire in quella stagione di riforme delle quali ha bisogno. Spero che prevalga il buon senso. Spero che la strada di riforma verso lo sviluppo e la crescita dell’Italia possa proseguire. Spero che la politica non perda l’occasione di porre al centro le esigenze, vere, dei giovani e che possa costruire per loro concrete opportunità di futuro. È a loro che oggi va il mio pensiero. Ai giovani del Molise, a quelli che già conoscevo e a quelli che in questa esperienza ho avuto modo di avvicinare. A chi ogni giorno si rimbocca le maniche per costruirsi un futuro. A chi in questa meravigliosa terra non rinuncia a essere un’eccellenza e soprattutto a tutti coloro che, invece, a causa della crisi hanno rallentato il passo. Per loro vorrei che ci fossero maggiori opportunità, che la politica non perda occasioni di crearle, con l’urgenza e l’immediatezza di cui tutti i cittadini hanno bisogno».
Colavita, infine, augura buon lavoro ai parlamentari eletti con l’auspicio che «sappiano ascoltare e interpretare le esigenze della nostra meravigliosa terra».

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