Adesso manca solo la parola del presidente Enzo Di Giacomo. Il magistrato che è al vertice del tribunale di Isernia è stato ufficialmente designato, da tutto il centrodestra, quale candidato alla carica di governatore del Molise. Quindi non resta che attendere la sua risposta. L’invito è arrivato ieri sera, al termine del summit svoltosi a Isernia, ospitato da Vincenzo Niro in via Erennio Ponzio. La prima ad arrivare è stata Annaelsa Tartaglione. La neo eletta deputata, all’indomani del responso delle politiche ha inteso imprimere un’accelerata al processo che portava alla candidatura di Di Giacomo e ieri, forte anche dell’unica voce che mancava all’appello e che alla fine si è uniformata al coro, quella di Michele Iorio, ha indetto la riunione risolutiva.
Alla spicciolata sono arrivati tutti i rappresentanti dei cosiddetti ‘cespugli’, ovvero quelle forze civiche che da mesi ormai stavano chiedendo a gran voce la scesa in campo del presidente del Palazzo di Giustizia pentro e la sintesi tra tutti i partiti. Poi consiglieri regionali uscenti come Nicola Cavaliere e Angela Fusco Perrella e l’attuale presidente del Consiglio, Vincenzo Cotugno.
I lavori sono iniziati solo dopo l’arrivo di Patriciello. Anzi, al termine del vis a vis tra l’europarlamentare e la coordinatrice di Forza Italia.
In agenda c’erano naturalmente le regionali e la strategia da attuare per scongiurare il pericolo ‘grillino’, che alle ultime elezioni ha inevitabilmente aperto una riflessione all’interno dello schieramento. Nulla è scontato quindi, però dalla maggior parte dei presenti è arrivato anche uno stop alle voci circolate in maniera pressante in questi giorni e cioè quelle che vorrebbero la clamorosa trasmigrazione di pezzi importanti del centrosinistra nella grande coalizione auspicata tempo fa dallo stesso Di Giacomo. «Sarebbe un autogol», ha detto qualche rappresentante dei cespugli. Eventualità ritenuta lontana anche da Annaelsa Tartaglione, convinta che una figura come quella del giudice isernino riuscirà ad attrarre i consensi dei molisani.
«Bisognava sbrogliare la matassa – ha dichiarato – e credo che quanto fatto stamattina (ieri ndr) sia stato un grande punto di partenza e ora ecco il punto di arrivo. L’endorsement di Iorio è stato un gesto apprezzato da tutti e questo dimostra la grandezza di un politico di spessore, che ha saputo comprendere gli animi del momento. Per fare squadra abbiamo deciso di correre tutti lungo lo stesso binario. Lo abbiamo già sostenuto nella precedente campagna elettorale: uniti alle politiche e alle regionali. Oggi la decisione si concretizza e questo conferma la nostra serietà».
Al termine del summit, i portavoce di quelle che saranno probabilmente dodici liste, hanno firmato un documento con cui rivolgono il loro appello al giudice Di Giacomo. «Il suo alto profilo morale e istituzionale – si legge nel testo -, unitamente alla comprovata autonomia intellettuale e indubbia autorevolezza super partes costituiscono un valore aggiunto, nonché la garanzia per affrontare le sfide politiche che attendono la nostra regione».
Valentina Ciarlante

Un Commento

  1. Antonio Staniscia scrive:

    Credo che sia indispensabile dare a Campobasso la leader ship, anche per vincere. Grande rispetto per tutti.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.