È il momento clou, quello che da questo momento in poi guiderà i candidati del Movimento Cinque Stelle lungo le strade della regione con l’intento di illustrare e descrivere ai molisani cosa «faremo – dicono in conferenza stampa – quando andremo al governo».
Momento importante, infastidito soltanto da un articolo di “Libero”. “Lo zio criminale imbarazza il candidato” è il titolo, il riferimento naturalmente è ad Andrea Greco, che ad inizio conferenza poco sa del ‘mandante’ e del ‘perché’ un quotidiano prima di scrivere non verifica le fonti. E quindi non si scompone e con la schiettezza che gli è tipica spiega: «Questa storia rasenta il ridicolo e l’assurdo. Mio padre, storpio da 36 anni, è una vittima delle mafie. A breve, per quanto mi secchi dovermi giustificare per fatti non veritieri, presenterò a tutti i molisani il certificato di transazione di 150 milioni di lire che lo Stato ha versato nei confronti di mio padre – senza che egli comparisse mai in un’aula di tribunale – proprio perché autonomamente lo stesso Stato ha riconosciuto che lui in quella vicenda è stato vittima e non altro. Ma presenterò anche il certificato dei carichi pendenti di mio padre per dimostrare che non ha procedimenti in corso e quello del casellario giudiziale per dimostrare anche che non ha mai avuto alcun problema con la giustizia».
Chiude la parentesi, e riprende in mano l’ottimismo. Ma soprattutto la passione che lo guida in questa avventura anche perché «la conferenza è convocata per altro».
Andrea Greco deve illustrare il programma elettorale sintetizzato in dieci punti ma c’è anche un punto “zero”. Che è quello che prevede l’abolizione dei vitalizi, la riduzione dei costi della politica, la regolamentazione puntuale delle premialità dei dirigenti pubblici. Già soltanto dall’applicazione di questo punto la Regione avrebbe un milione di euro da investire e i pentastellati intendono destinare al sostegno delle Pmi.
Al punto uno, «fuori la politica – spiega Greco – dagli enti, quindi da Molise Dati, Molise Acque e Arpa Molise». Il sistema delle nomine deve essere riformato premiando le competenze e non l’appartenenza politica. Per i Cinque Stelle ci vogliono figure apicali competenti per guidare nuovi progetti industriali tesi al rilancio di importanti comparti strategici.
Al due: innovazione e tecnologie per lo sviluppo delle aree interne e per la mitigazione del rischio idrogeologico.
Subito dopo tocca al marketing territoriale con mare e montagna, turismo e cultura. Per i Cinque Stelle è necessario fare leva su tutte le risorse disponibili sul territorio e sullo sviluppo di un’offerta turistica che punti su target di mercato nazionali e internazionali con focus particolari su nuovi segmenti quali turismo attivo, genealogico e del benessere.
Se il lavoro passa per le piccole e medie imprese è necessario semplificare la normativa legata ai rapporti tra enti pubblici e aziende, misure di sostegno per presentare progetti di sviluppo per periodi prolungati incremento della dotazione finanziaria per misure che consentano alle imprese di migliorare la propria capacità di penetrazione di mercato, soprattutto a livello internazionale.
Non hanno dimenticato la viabilità, la mobilità e il trasporto pubblico efficiente. E su questo aspetto Greco dice: «Puntiamo ad incentivi per l’utilizzo dei mezzi pubblici non inquinanti. L’affidamento del servizio Tpl ad un gestore unico mediante bando europeo e molto altro».
Quando si parla di sanità pubblica, Greco ringrazia il consigliere comunale Luca Praitano che con l’onorevole Antonio Federico «hanno lavorato a lungo sulle inefficienze attuali del sistema sanitario e soprattutto sulle azioni da fare per renderla efficiente, efficace e di qualità».
Questo punto parte del rapporto pubblico-privato sia in termini di posto letto, che in termini di budget assegnato. Subito dopo potenziamento della medicina territoriale, riorganizzazione della rete emergenziale, riduzione del numerosi dei centri di costo eliminando i duplicati, riduzione delle liste di attesa, abolizione del super ticket e l’introduzione di costi standard. Infine regolamento attuativo che renda efficace la legge sul Registro Tumori.
Grandi cose hanno in mente anche per tutelare la qualità ambientale salvaguardare il territorio partendo dal “no” alla privatizzazione dell’acqua e finanziando programmi maggiori controlli della qualità dell’acqua nelle reti idriche, nei bacini e piena trasparenza nei risultati delle analisi.
Punto otto: agricoltura selezionata per il rilancio del prodotto molisano.
«Bisogna eliminare i conflitti di interesse nei bandi d Psr attraverso la semplificazione dei regolamenti per l’accesso ai fondi, precedendo tempi congrui all’assolvimento degli adempimenti tecnici», ha spiegato il candidato presidente grillino. Ma cita anche la semplificazione degli adempimenti amministrativi per agevolare i rapporti con la pubblica amministrazione. Il sostegno alla Pmi con una programmazione mirata. Un marchio di qualità per i prodotti agroalimentari con una filiera interamente molisana. Un piano di sviluppo, di incentivi e di recupero dei terreni persi e promuovere la formazione di cooperative operanti nel settore primario. Revisione della legge sui concorsi di bonifica a tutela dei consorziati. E favorire nascite di startup innovative e nel rettore agricolo.
Necessaria ancora la piena trasparenza della macchina amministrativa e negli appalti pubblici. E infine riflettori puntati sui finanziamenti destinati sociale. «Potenziamento del welfare – ha confuso Greco – e ripristino dei servizi ridotti o sospesi aumentano gradualmente la percentuale di fondi stanziati. Tavolo tecnico per l’avvio del nuovo Piano sociale regionale ed elaborazione di un sistema di rivalutazione e promozione delle realtà locali operanti nel sociale attraverso la formazione degli operatori».
CN

 

E a Libero risponde: «Mio padre è vittima. Avversari sciacalli»

L’articolo di Libero che lo riguarda inizia così: «La zia che ha sposato uno spietato camorrista appartenente al clan di Raffaele Cutolo, il padre rimasto mutilato durante un conflitto a fuoco perché sospettato di nascondere in casa pericolosi latitanti». Il giornale parla di «passato burrascoso dei familiari del candidato grillino alla presidenza della Regione Molise».
Dopo una giornata in cui sui social la notizia è rimbalzata, Andrea Greco commenta ufficialmente con una nota alle redazioni: «Non ci fidiamo dei sondaggi, ma qualcuno deve avere parecchia paura se si arriva al punto di attaccarmi ripescando una storia in cui mio padre è vittima. Come ho già raccontato in prima persona diversi giorni fa, una mia zia si è sposata con personaggio appartenente alla criminalità organizzata, diversi anni prima che io nascessi. Una scelta che la mia famiglia ha fermamente condannato, perché si tratta di un mondo agli antipodi del nostro essere, delle nostre azioni, della nostra storia. Una vicenda che ci ha portato a essere vittime e le ferite sono ancora presenti, anche fisicamente. Un blitz delle forze dell’ordine alla ricerca di questo personaggio ha portato al ferimento di mio padre a un braccio rendendolo invalido per il resto della vita. Colpito per sbaglio e, quindi, giustamente risarcito dallo Stato perché con quella storia non c’entrava nulla e perché da quella persona aveva preso evidentemente le distanze.
Parliamo di fatti – prosegue – avvenuti cinque anni prima che io nascessi, fatti che tutt’oggi provoca dolore vedere sbandierati da avversari politici e in qualche caso dalla stampa a loro asservita.
Non ho nulla di cui vergognarmi, anzi ho l’orgoglio di un padre che ha portato avanti una famiglia con dignità e con il sudore della propria fronte. Quella lezione me la porto dentro ed è diventata parte della mia determinazione ad affermare i principi di legalità. Chi intende usare questi argomenti per colpire l’avversario – conclude – sappia che fortifica solo la mia convinzione nel fatto che il Molise ha bisogno di ben altri politici e non di certi sciacalli».

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