Prosegue in Molise la carrellata di ‘big’ a sostegno dei candidati alla presidenza della regione in vista delle elezioni del 22 aprile.
Dopo le visite di Salvini, Di Stefano, Tajani e l’intervento di ieri a Termoli del leader dei 5 stelle, Di Maio, ad approdare in regione è stata la volta del segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa.
L’europarlamentare è stato infatti ospite dell’incontro, tenutosi ieri pomeriggio al Centrum Palace di Campobasso, per la presentazione del programma e della lista dei candidati dell’Udc in presenza dell’aspirante governatore della coalizione di centrodestra, Donato Toma.
Il primo ad intervenire sul palco è stato Teresio Di Pietro, coordinatore regionale del partito, che ha voluto porgere saluti e ringraziamenti ai presenti ponendo l’accento su quello che ha definito «un primato a carattere nazionale della lista», ossia la maggioranza delle quote rosa nell’elenco dei candidati. Una lista fatta di donne ma anche e soprattutto di giovani e persone competenti, con esperienza pregressa nel settore amministrativo. Non sono mancati gli affondi ai grillini e ai candidati del centrosinistra che hanno accusato alcuni dei protagonisti della coalizione di essersi «venduti per un piatto di lenticchie».
«La polemica non ci tocca – le parole di Di Pietro – ora dobbiamo solo pensare a toglierci di dosso la sindrome del 4 marzo chiedendo agli elettori di esprimere un voto che non sia di protesta, bensì di proposta».
Sul palco poi l’intervento dell’aspirante governatore della coalizione di centrodestra, Donato Toma.
«Abbiamo cercato di coniugare in questa lista competenza, esperienza e soprattutto onestà. Qualità che abbiamo racchiuso in un’unica parola: perbene. La regione sta vivendo un periodo buio. Tra le principali problematiche che andremo ad affrontare c’è l’alto tasso di disoccupazione giovanile, arrivato al 38%, oltre alle disastrose condizioni i cui versano le strade molisane. Dobbiamo riportare poi le imprese sul territorio. Abbiamo fatto un patto: noi daremo loro le infrastrutture ma in cambio chiediamo la creazione di posti di lavoro. La regione deve tornare ad essere degna del proprio popolo, i molisani non devono vergognarsi di nascere e crescere qui, così come i nostri giovani non devono sentirsi costretti a scappare all’estero pur di crearsi un futuro. Chiudo con quello che può apparire come uno slogan ma che invece è una realtà. Noi non siamo una coalizione del centrodestra. Noi siamo la coalizione dei molisani».
La tutela della famiglia, la difesa della vita e l’attuazione di azioni concrete sono dunque i principi su cui si basa la forza del programma targato Udc. «Bisogna tornare a difendere i valori che sono dietro lo scudocrociato – le parole del segretario nazionale Cesa -, soprattutto in un momento di crisi come quello che vive il nostro Paese e la regione Molise. Bisogna rimettere al centro della politica la persona il ché significa concretezza. Non bisogna ‘limitarsi alle chiacchiere’ ma agire. Questo è il senso della nostra partecipazione in questa competizione elettorale».
E alla domanda “se esiste ancora la quarta gamba” aggiunge che «esiste ancora l’Udc. Esistono ancora i democratici cristiani che vogliono riaffermare la difesa di questi valori. L’importante è porre al centro delle politiche regionali, comunali, nazionali ed europee il sostegno alle famiglie, soprattutto quelle più bisognose e difendere il tema della vita senza ‘se’ e senza ‘ma’.
I temi che andremo ad affrontare in regione riguardano l’ammodernamento in ambito stradale, ferroviario e telematico. Sarà poi nostro impegno quello di occuparci delle aree interne garantendo ai piccoli comuni il tema della salute e della scuola. Non si tratta di grandi promesse ma di piccoli interventi concreti che verranno realizzati anche con il sostegno dell’Europa. Poche e semplici promesse che saranno poi il tema delle iniziative amministrative che metteremo in campo in questa regione».
SL

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