«Vincere, portando rinnovamento ed esperienza». È l’obiettivo di Vincenzo Cotugno, capolista di Orgoglio Molise alle regionali del 22 aprile.
In un’intervista di “informazione.it” ripresa sulle edizioni online di Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano e Il Messaggero, il presidente uscente del Consiglio spiega perché è nato il movimento civico da lui guidato.
Gli piace pensare «a Orgoglio Molise come a un network, che promuova una nuova consapevolezza. Dobbiamo ripercorrere la nostra storia, recuperare le nostre radici, ritrovare il senso del nostro essere comunità. Solo così potremo affermare un modello culturale di successo sul quale costruire una nuova economia glocale… Dobbiamo rivelare il giusto appeal di questa terra, che la renda finalmente percepibile per quello che è: un luogo meraviglioso!».
Da tempo sta promuovendo il concetto di ‘Orgoglio Molise’: «L’ho fatto portando le nostre aziende e i nostri prodotti locali in tutto il territorio nazionale e dall’altra parte del mondo, favorendo la sottoscrizione di accordi commerciali in più continenti. Ero convinto che le nostre eccellenze sarebbero state apprezzate ovunque. I fatti mi hanno dato ragione».
Durante il suo mandato da presidente del Consiglio, prosegue, si è dato da fare «per valorizzare le nostre eccellenze. È stato tutto molto naturale per me, anche perché io stesso sono un imprenditore. Quando conosci, vivi e tocchi con mano il valore delle aziende molisane nel settore alimentare e non solo, non puoi accettare che non siano riconosciute a livello nazionale e mondiale. Quindi ho organizzato una serie di incontri presso le aziende della nostra regione e le ho messe in contatto con altre aziende estere, organizzando iniziative per far conoscere ed esportare il marchio “Molise” in tutto il mondo. Alla fine ci siamo riusciti. Per questo serve una giunta regionale che dia seguito ed ampli il lavoro che ho iniziato. Le nostre startup e l’agroalimentare possono dare benessere e posti di lavoro. Sarebbe assurdo non sfruttare le tante risorse di cui disponiamo. Abbiamo piccole imprese che tentano coraggiosamente il riscatto attraverso la promozione di idee, che la politica e le istituzioni hanno il dovere di comunicare all’esterno. Dobbiamo farci conoscere come una regione operosa, che ha la voglia e le competenze per raggiungere grandi risultati in tutti i settori».
L’obiettivo, quindi, è vincere e governare. Non teme l’onda ‘a 5 stelle’: «Le elezioni regionali sono molto diverse da quelle nazionali. Io ho stima dei molisani e sono convinto che se a livello nazionale hanno voluto lanciare un messaggio di cambiamento, sanno allo stesso tempo che per il territorio e per i loro interessi di cittadini è bene votare una proposta concreta e persone competenti. È facile attrarre consensi con promesse irrealizzabili. Difficile è misurarsi ogni giorno con i problemi veri e trovare, insieme, soluzioni praticabili. Il 4 marzo i molisani hanno lanciato un appello alla classe dirigente di questa regione. E credo che, a quest’appello, siamo riusciti a fornire una risposta concreta, a partire dalla qualità dei candidati che abbiamo messo in lista». E cioè imprenditori, insegnanti, professionisti, ma pure sindaci e amministratori locali. Volti nuovi ed esperienza in una lista civica. Per Cotugno, ciò permetterà «agli elettori di valutarci per la nostra storia».
Confida nel candidato governatore del centrodestra Donato Toma. «Rappresenta il rinnovamento, unito al pragmatismo e alla voglia di fare di un professionista di valore. Un grande apporto di novità, ma accompagnata dall’esperienza». Il suo appello al voto? Non può che essere pragmatico: «Ogni anno perdiamo 1500 giovani che abbandonano questa terra, perché privi di speranze. Per fare questo alcuni propongono un insostenibile e svilente assistenzialismo, noi vogliamo invece dare ai nostri ragazzi un’opportunità: farli diventare imprenditori creando le condizioni necessarie per a fare impresa. Se c’è impresa, c’è lavoro, c’è dignità e c’è orgoglio».

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