«Non c’è più tempo da perdere e, se la situazione non si sblocca, sono pronto a scendere in campo direttamente». Così il leader della Lega Matteo Salvini che ieri sera è arrivato a Isernia per il suo comizio di chiusura della campagna elettorale in vista del voto di domenica. Chiara la sua risposta a Luigi Di Maio in merito alle consultazioni in atto per la formazione del nuovo governo. «Come Lega posso solo dire che stiamo facendo di tutto per dialogare con tutti pur di dare un governo agli italiani – ha dichiarato al suo arrivo in piazza Celestino V -. Non interpreto i pensieri degli altri. Io continuo a sperare che si riconosca il voto degli elettori che hanno scelto l’intero centrodestra come coalizione vincente. È vero che all’interno del centrodestra la Lega è il partito che ha preso più voti e ne sono onorato e orgoglioso. Però un governo lo fai fra centrodestra e Cinque Stelle, escludendo qualsiasi rapporto di Governo con il Pd della Boschi e di Renzi. Non vorrei – ha poi sottolineato – che ci fosse qualcuno che non vuol far partire il Governo. Io ci proverò fino alla fine e se serve mi metto in campo direttamente pur di non perdere altro tempo».
Per Salvini dunque basta ‘giochini’. «Io so che la gente ha fretta, le aziende chiudono e le tasse sono ancora troppo alte – ha rimarcato -. Non mi interessano logiche politiche. O c’è questo tavolo centrodestra-Cinque Stelle per discutere di problemi reali, oppure mi faccio avanti io».
Esclusa la possibilità di un governo senza Forza Italia. «La coalizione con cui abbiamo vinto le elezioni è quella di centrodestra – ha ricordato il leader del Carroccio -. Ci sono un programma e una squadra comune, quindi non vorrei che qualcuno non avesse la nostra stessa voglia di far partire un governo subito. Secondo me c’è chi tifa per far saltare un accordo politico e inventarsi l’ennesimo governo tecnico e poi ‘spennare’ gli italiani. A questo la Lega non sarà mai disponibile e io me la gioco fino all’ultimo, eventualmente mettendoci la faccia direttamente». Ad attendere Salvini sotto il palco c’era Enrico Lucci della trasmissione Nemo di Raidue e, dopo l’intervista, si è rivolto alle centinaia di persone arrivate in piazza Celestino V chiedendo loro un voto di ‘orgoglio’.
«I giornali mi avevano dato una visione distorta – ha commentato -. Invece non ho trovato nessuno in Molise che vuol stare a casa ed essere pagato per non fare niente. Ho trovato solo gente che vuol lavorare. Nessuno vuole l’elemosina e si aspetta che i soldi cadano dalle piante. Il voto del Molise è importare perché per lavorare occorrono condizioni importanti. Servono strade che siano tali e in Molise ci sono strade che fanno schifo. Qualcuno qui – rivolgendosi al precedente governo regionale – ha dormito, perché ci sono buche che sembrano crateri. Non c’è l’autostrada e ci sono bellezze incredibili, ma se non ci arrivi con il treno ci arrivi solo con il deltaplano. Serve un governatore che si occupi di ciò e che difenda l’agricoltura e la pesca massacrate dalle regole europee. Che si occupi di turismo, potenziando le infrastrutture».
Per la prima volta in Molise c’è il simbolo della Lega. «E questo simbolo – ha detto ancora Salvini – è l’unico per un cambiamento vero. Altrove vedo un po’ di confusione. La partita all’ultimo voto è tra Lega e il centrodestra e i Cinque Stelle. Scegliete voi. Io vi posso solo dire quale è la differenza, visto che nelle Regioni dove governiamo ci rieleggono da 25 anni. E se avete dubbi – ha concluso – telefonate a un amico a Roma e chiedetegli come è messa dopo due anni di amministrazione a Cinque Stelle».

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