Tutti i riflettori erano puntati su di lui: guidare il Molise a soli 32 anni, riuscendo a far trionfare per la prima volta il Movimento 5 Stelle in una competizione regionale. Un’impresa che ad Andrea Greco è sfuggita per poco più di 8mila voti. L’aspirante governatore grillino era dato per favorito da molti osservatori, soprattutto da quelli nazionali. Un’ipotesi credibile supportata dello ‘tsunami’ delle Politiche e dalla carrellata di big pentastellati che hanno fatto tappa in Molise. Di Maio e Di Battista hanno seguito la sua campagna passo dopo passo, perché quello del Molise a 5 Stelle era un sogno possibile. E le piazze hanno dato loro ragione registrando puntualmente pienoni e consensi. I numeri, invece, sono stati più severi. Resta, al netto della sconfitta al fotofinish, il dato politico più importante: il Movimento 5 Stelle da solo è arrivato al 38,50% (più del doppio rispetto al 2013) ed è la prima forza della regione. E dal prossimo consiglio sarà anche «l’opposizione più seria e credibile che il Molise abbia mai avuto». Parola di Andrea Greco che a poche ora dal verdetto delle urne ha commentato il risultato ai microfoni di Teleregione. «Non vorrei essere nei panni del centrodestra – ha esordito – perché con noi all’opposizione non avranno vita facile. Sarò la testa d’ariete di un gruppo che andrà a difendere gli interessi di tutti i cittadini. Questa volta saremo in sei e saremo un’opposizione credibile e vera che farà onore ai molisani».
L’analisi più approfondita del voto ci sarà questa mattina nel corso di una conferenza stampa indetta nella sede penta stellata di Campobasso, ma il grillino di Agnone un voto alla campagna elettorale lo ha già dato: «Siamo fieri di quanto fatto e siamo fieri della fiducia che ci hanno dato i molisani. Con una sola lista contro nove e con 20 candidati contro 180 abbiamo tenuto testa al centrodestra, ma abbiamo anche più che doppiato il centrosinistra. Siamo orgogliosi di questo risultato, come siamo orgogliosi del lavoro svolto in questi anni e in queste ultime settimane da attivisti, candidati e portavoce. Partiamo da un dato incredibile e abbiamo triplicato la presenza in Consiglio regionale. Questo ci carica di una grande responsabilità perché i cittadini molisani ci hanno effettivamente premiato tantissimo».
Il candidato pentastellato confessa di non avere rimpianti: «Abbiamo dato non il 100 ma il 300%, siamo andati in tutte le piazze a fare i nomi e cognomi di chi questa terra l’ha distrutta, abbiamo portato il Molise alla ribalta nazionale, abbiamo scritto un programma credibile. Insomma, abbiamo fatto cose sensazionali che forse la politica molisana non aveva mai visto. L’unico rammarico – dice – è che purtroppo non c’è una speranza per questa terra, per i cittadini che non avranno nessuna alternativa di governo perché queste persone sono le stesse che hanno distrutto il Molise. Non mi aspetto da loro nulla di nuovo rispetto a quanto hanno fatto in passato. Sono convinto che Luigi – riferendosi a Di Maio – è contentissimo, è il risultato migliore mai realizzato per le regionali».
Poi rilancia gli obiettivi su cui daranno battaglia: «Le prime leggi che porteremo in consiglio regionale saranno il taglio degli stipendi, l’abolizione del vitalizio, un fondo a sostegno delle piccole e medie imprese per i soggetti non bancabili e rimettere equilibrio tra sanità pubblica e privata. Faremo quello che abbiamo promesso in campagna elettorale».
Sulla vittoria del centrodestra il commento è dritto e senza filtri: «Il Molise è un posto che i politici hanno usato a loro uso e consumo. Chi ha già fallito non ha nulla di nuovo da offrire», ha sottolineato in un’intervista al programma Agorà.
«La comunità molisana vive da 20 anni sotto scacco della politica clientelare che l’ha depredata. Il Molise con questo centrodestra non ha alcuna possibilità di uscire da questo pantano istituzionale in cui si è ritrovata». Insomma, per Greco nulla cambierà: «Abbiamo già la constatazione di come è andata, gli ultimi 20 anni di governo sono incarnati proprio da persone di quelle liste che sostengono Toma, tanto che molti dei vincitori fanno parte della più vecchia nomenclatura e non saranno certo loro a cambiare le cose».

 

Dopo il verdetto 4 ore di ‘buco’ sui blog, poi rompe il silenzio Di Maio: «Noi soli, dall’altra parte grandi ammucchiate»

Intorno alle 6 del mattino il risultato era praticamente acquisito. Quattro ore di silenzio, nessun accenno sull’esito del voto in Molise sia sul blog delle Stelle che su quello di Beppe Grillo. Intorno alle 11 arriva il commento di Luigi Di Maio. Parole di ringraziamento e tanta soddisfazione per i numeri da record, mai raggiunti in Italia dal Movimento 5 Stelle: «Voglio dire grazie ad Andrea Greco per l’impegno e la passione con cui ha portato avanti una campagna elettorale non facile. Il MoVimento 5 Stelle si è presentato da solo mentre dall’altra parte c’erano grandi ammucchiate che ora rischiano di sciogliersi come neve al sole, come la Sicilia insegna, e che difficilmente potranno lavorare per il bene dei molisani.
Donato Toma – evidenzia Di Maio – era sostenuto da una coalizione composta da 9 liste, di queste nemmeno una è riuscita a raggiungere il 10% dei voti. I partiti che insieme rappresentano il centrodestra a livello nazionale – Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia – insieme superano appena il 22%.
Il nostro Andrea Greco, da solo, supera il 38%. Il MoVimento 5 Stelle si conferma anche in Molise prima forza politica della Regione.
Questo risultato è la dimostrazione che una larga parte del Paese ci chiede con forza di archiviare la vecchia politica e di far partire un governo del cambiamento. Non intendo lasciare questa richiesta inascoltata. Rimaniamo concentrati su questo obiettivo, fiduciosi di poter arrivare a dare al Paese un governo che finalmente lavori per i cittadini».

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