A disposizione del miglioramento delle strutture e dei servizi sanitari pubblici ci sono 105 milioni.
È stato firmato, infatti, il decreto sul programma di investimenti sanitari a valere sull’articolo 20 della legge 67/88.
«Dopo lo sblocco del turn over, che ci ha consentito di far ripartire le assunzioni rimediando al principale problema della nostra sanità, la mancanza di personale – evidenzia nel darne notizia il presidente della Regione Paolo Frattura – diamo adesso avvio a importanti investimenti su tutto il nostro territorio per un importo pari a 105 milioni di euro».
Il piano è finalizzato al completamento, al miglioramento funzionale e all’ammodernamento tecnologico dell’esistente, così come previsto dal Programma operativo straordinario 2015-2018. È stato trasmesso ai ministeri della Salute e dell’Economia per la sottoscrizione di un accordo di programma per l’attuazione degli interventi di edilizia sanitaria.
La copertura finanziaria è assicurata per oltre 100 milioni di euro (95%) con risorse a carico dello Stato e per i restanti 5 milioni (5%) con risorse a carico della Regione.
Sono 21 gli interventi previsti, il più importante è l’integrazione tra l’ospedale Cardarelli di Campobasso e la Fondazione Giovanni Paolo II, previsti 23 milioni di euro. Seguono poi l’adeguamento sismico, tecnologico funzionale e alle norme di sicurezza degli ospedali di Termoli e Agnone (13 milioni per ciascuna struttura), la realizzazione di un polo integrato per l’attività ospedaliera e distrettuale ad Agnone (5 milioni), la ristrutturazione e riconversione in strutture territoriali polivalenti degli ospedali di Venafro (4 milioni) e Larino (3 milioni), la riconversione in Case della Salute dei poliambulatori di Isernia (1,5milioni di euro), Frosolone (500mila euro), Trivento (500mila euro), Bojano (500mila euro), Montenero di Bisaccia (500mila euro), Castelmauro (500mila euro) e Termoli (2 milioni di euro).
Completano il quadro: 6 milioni di euro per il Centro territoriale ex ospedale Cardarelli di Campobasso, un milione di euro per il poliambulatorio di Sant’Elia a Pianisi, un milione di euro per la realizzazione di un Centro di salute mentale a Isernia, un milione di euro per l’adeguamento e la messa a norma del Centro di salute mentale di Campobasso, 26 milioni di euro per l’acquisto di apparecchiature elettromedicali, 1,5 milioni di euro per l’acquisto di auto mediche, 500mila euro per il percorso riabilitativo sanitario di Casacalenda e un milione di euro per la residenza protetta di Poggio Sannita.
Per il governatore Frattura si tratta di «interventi possibili grazie al serio lavoro di riorganizzazione del nostro servizio sanitario regionale condotto in questi cinque anni con una sola priorità, rendere ai tutti i nostri cittadini una sanità di qualità appropriata ed efficiente con servizi distribuiti su tutto il territorio».
«Un obiettivo sempre più vicino – conclude – e che nel giro di poco sarà ancora più evidente e a disposizione di tutti».

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