Unici due eletti del Pd e del centrosinistra, se i dati ufficiali confermeranno quelli ufficiosi e noti da due settimane. Vittorino Facciolla e Micaela Fanelli, quindi, prenotano un ruolo rilevante nell’elezione del futuro segretario del partito in Molise.
Entrambi, prima e durante la campagna elettorale per le regionali, hanno consumato uno strappo con l’ex governatore Paolo Frattura. Le cose si sono messe male nelle trattative con Ulivo 2.0. Il sacrificio di Frattura, che non si è ricandidato, non è servito a guadagnare voti e consensi. La segretaria uscente – che ha chiarito di non volersi ricandidare alla guida del Partito democratico – ha scelto la rotta. Certo, non da sola. È lo stesso Frattura a non affondare troppo nella critica e a riconoscere che a sbagliare evidentemente è stata un’intera squadra.
Con Facciolla il solco si sarebbe formato e allargato molto nel giro di poche ore. L’ex assessore all’Agricoltura – lo si legge dai risultati delle urne – ha giocato per sé. Pochi accordi sulla doppia preferenza. Basti pensare che a San Martino perfino la Fanelli ha preso solo 7 preferenze. Zero, invece, i voti per Carmela Lalli, consigliere giuridico di Frattura durante il mandato a Palazzo Vitale e prima dei non eletti del Pd con un risultato di assoluto rispetto, dato il quadro. Ma, dicono voci del corridoio dem, il presidente uscente dove ha potuto una mano a Facciolla l’ha data e forse si aspettava che ‘Vittorino’ ricambiasse.
Ora il confronto si sposta in via Ferrari. L’assemblea non è stata ancora convocata ufficialmente, ma circola una data: domenica 20 maggio. Non sarebbe strano che Facciolla e Fanelli seguissero un percorso comune per il rinnovo del vertice del Pd. Che si schierino su fronti opposti alle primarie è una possibilità a oggi remota. Come lo è che Frattura faccia un percorso con loro. Almeno per il momento.
Circolano molti nomi. Per esempio quello di Carlo Veneziale, ma fonti interne al Pd respingono: è solo una voce. Candidatura di servizio alle politiche, poi un’altra e ben più pesante alle regionali. È probabile che le energie dell’ex assessore allo Sviluppo siano in riserva.
La galassia dem locale invece concorda su una cosa: che tra coloro che vogliono giocare la carta della segreteria c’è la ex deputata Laura Venittelli. Attuale presidente dell’assemblea regionale, tre anni fa era in corsa alle primarie contro Fanelli. Molto attiva con il suo ‘Obiettivo Unità’, ha mancato la rielezione in Parlamento ma è rimasta in gioco e anche alle regionali ha fatto sentire la sua voce.
Ci sono poi gli outsider, i battitori liberi che provano a cambiare il metodo e l’approccio alla governance. Per esempio, si dice che tra coloro che potrebbero correre alle primarie c’è Nicola Messere. Componente della segreteria di Fanelli, non sempre è stato ortodosso. Anzi, spesso si è fatto portavoce di critiche che nel partito serpeggiavano convinte pur se sottotraccia. Non sarebbe disposto a interpretare il ruolo di ‘candidato di’, quanto piuttosto quello di frontman di una squadra che riporti intanto un po’ di serenità anche nei rapporti.
E Frattura cosa farà, allora? In tanti, dopo il passo indietro da candidato governatore, avevano pronosticato un suo impegno come capo del partito. Oggi, però, i bookmaker sono più cauti. Con il suo gruppo di sostenitori e amici, Frattura non ha ancora deciso una linea precisa. Intanto, nel dibattito pubblico successivo alle regionali, ha ammesso senza mezzi termini una sconfitta epocale per il Pd, precipitato al 9%. «Abbiamo, io per primo, dilapidato un patrimonio di consensi e di progetto comune che i molisani ci hanno sempre assegnato dal 2013», ha detto più volte.
Lo ribadirà all’assemblea. Nella sua squadra c’è, appunto, Carmela Lalli, che pure però sull’ipotesi di scalare il Pd in prima persona resta per il momento cauta. Quasi scettica.
I fratturiani, ago della bilancia. Un’area con cui dialogare per provare a cambiare lo schema per cui gli eletti decidono anche la linea del partito.
Il congresso di fatto è già cominciato. Quando si terrà? Domanda più difficile. Soluzioni già pronte non sembrano esserci. Qualche settimana o mese di preparazione ci vorrà.

r.i.

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