“Dopo la sentenza del Tar Molise che ha decretato lo scioglimento del Consiglio Regionale, nessuna attività è in corso. Tutto è fermo. La paralisi è totale, sebbene il Molise abbia urgenza di avere risposte concrete in settori primari come quello del lavoro, della sanità e del sociale”. Così il consigliere regionale Lucio De Bernardo, che attribuisce gravi responsabilità a chi ha ostacolato l’approvazione della legge n.30 (‘‘Ulteriori misure per l’adeguamento amministrativo-istituzionale dell’ordinamento regionale’), “che avrebbe consentito al Consiglio regionale di operare regolarmente in questo periodo di vacatio amministrativa, in cui si è formalmente sollevati dagli incarichi istituzionali, pur essendo regolarmente retribuiti. Avrebbe consentito di svolgere appieno le funzioni che competono ai consiglieri regionali per far fronte allo scenario economico disastroso che offusca il futuro occupazionale della nostra regione”.

“Se oggi siamo immobili, e lo saremo fino a nuove elezioni o fino a quando il Consiglio di Stato ribalterà la sentenza del Tar o non concederà alcuna sospensiva – aggiunge De Bernardo – lo dobbiamo a quanti sono abituati a fare della politica un contenitore di critiche vane, piuttosto che una opportunità di costruire un presente e un futuro migliore per i cittadini. Sollecito i colleghi consiglieri a segnalare alla Presidenza del Consiglio le problematiche sulle quali lavorare in regime di urgenza, al fine di operare, nonostante il vuoto amministrativo scaturito dalla sentenza del Tar, nell’interesse dei molisani”.

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