Marciano Ricci sindaco a furor di popolo. Proprio così. È stata una vittoria schiacciante, senza appello. Un autentico uragano. Non solo l’imprenditore è stato eletto con uno scarto monstre ma è stato anche uno dei candidati più votati in assoluto nella tornata del 10 giugno. Un primo cittadino che entra già di diritto nella storia del Comune di Montaquila: Ricci, infatti, ha fatto registrare la percentuale più alta – 65,68% – nella storia del paese da quando il sindaco, con la riforma degli anni Novanta, è eletto direttamente dal popolo. Il responso delle urne è stato inequivocabile: 1.135 voti che hanno garantito la vittoria in tutte e tre le sezioni. Montaquila ha fatto registrare pure una delle affluenze più alte domenica: 1.752 votanti, per il 73,09%.
Sconfitto, dunque, Federico Cimorelli. Il giovane avvocato a capo di “Amare il proprio comune” si è fermato sotto quota 600 (593 preferenze per la precisione), pari al 34,31%.
Una elezione che pertanto entrerà nella storia del Comune: nel 1995 Nicandro Volpe vinse con il 53,14%, nel 1999 Riccardo Lancini con il 55,54%, poi nel 2004 ancora Lancini con il 54,97% e quindi due volte Franco Rossi, nel 2008 con il 60,84% e nel 2013 con il 50,91%. Dunque per Ricci è stato un vero plebiscito. Il neosindaco ha conquistato il cuore di Montaquila capoluogo, Masserie La Corte e Roccaravindola. Una volta acquisito il risultato, per le strade è scattata una grande festa con i classici caroselli di auto.
A caldo Marciano Ricci ha ripercorso le tappe che lo hanno condotto alla candidatura e quindi alla vittoria, al trionfo. «Mi sono confrontato con il popolo prima di fare la lista, poi sono andato tra la gente a spiegare cosa intendevo fare con la mia squadra. La gente ha capito e ci ha premiato. Da domani tutti insieme con i consiglieri di maggioranza e, se lo vorranno, di minoranza e con il popolo dovremo amministrare il Comune. Sono sceso in campo per l’amore che nutro verso il mio paese, che deve essere unito come ho detto in campagna elettorale».
Il neosindaco dopo la proclamazione, praticamente senza aver dormito per tutta la notte, da vero uomo del fare è subito salito in Municipio per un primo briefing operativo con la macchina amministrativa. Quindi, come promesso ha incontrato i giovani per formalizzare la costituzione del comitato che dovrà fare da interfaccia tra amministrazione e popolo.
«Avrò il tempo di occuparmi del Comune perchè saprò organizzarmi. Io qui ho la mia famiglia, mio nipote ha 8 anni e tra cinque anni sarà un ragazzo, voglio che cresca qui e possa avere servizi e opportunità. Questa – ha poi riconosciuto Ricci – è la più grande soddisfazione della mia vita: il popolo mi stima e mi ha dato fiducia…».
Il primo cittadino neoeletto ha rimarcato pure come «sono nato in questa terra, qui ha sede la società. Ho tanti ricordi di bambino. Voglio fare qualcosa per il mio paese. Tanti amici mi hanno chiesto di impegnarmi, io ho dato la mia parola e l’ho mantenuta. Credo nella mia terra», si è quindi congedato Marciano Ricci.
Nonostante una campagna elettorale velenosa e con accuse e provocazioni, “Per il cambiamento – Insieme si può” ha sempre mantenuto la barra dritta forte del consenso e dell’incoraggiamento che la gente esprimeva. Mai una risposta ‘cattiva’, Ricci ha deciso di non replicare e non di imbarcarsi in sterili battibecchi andando per la propria strada all’insegna della moderazione e dei toni pacati, spiegando il progrtamma elettorale e l’idea di futuro che la lista ha per Montaquila, Masserie La Corte e Roccaravindola.
In Consiglio comunale per la maggioranza entreranno Francesco Di Mauro, autore di un exploit, Chiara Staffieri, Silvano Ricci, Pasqualino Staffieri, Nicandro Forte, Gabriele Cerrone e Angelica Annunziata; in minoranza, oltre al candidato sindaco sconfitto Federico Cimorelli, ci saranno Matteo Di Cristinzi e Michele Perna.
Come detto, la vittoria è stata ampia e omogenea su tutto il territorio: a Montaquila capoluogo lo scrutinio si è chiuso 354 a 191; a Masserie La Corte 263 a 65; a Roccaravindola 518 a 334. In particolare nel seggio della frazione Roccaravindola si sono vissuti attimi di caos. Lo spoglio è iniziato soltanto all’1 di notte. Secondo fonti della Prefettura il problema è sorto allorquando nella sezione si sono resi conto che c’era discrepanza tra il numero di votanti e schede effettivamente votate. Dopo una lunga disamina della problematica, il mistero è stato svelato: una elettrice aveva votato ma non era stata registrata dai componenti del seggio.
Disguidi elettorali a parte, tra i messaggi giunti al neosindaco Marciano Ricci anche quello di Massimiliano Scarabeo. Il consigliere regionale si è pubblicamente congratulato con il vincitore: «Colgo l’occasione per formulare i migliori auguri di buon lavoro al sindaco di Montaquila Marciano Ricci e ai nuovi consiglieri comunali. Sono certo che la nuova amministrazione potrà giovarsi della sua grande esperienza e della sua indiscussa professionalità. Marciano Ricci saprà ricoprire il nuovo ruolo con grande senso di responsabilità e saprà affrontare tutte le sfide che si troverà davanti nella consapevolezza di operare nell’esclusivo interesse del paese e dei suoi cittadini». Dunque, «con l’auspicio di una proficua collaborazione negli anni avvenire, al nuovo sindaco ed a tutta la nuova giunta comunale, vanno i miei migliori auguri di buon lavoro affinché possano prestare il miglior servizio possibile nei confronti della comunità di Montaquila».

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