Non proprio una formalità ma quasi. Anche se c’è stato bisogno, ieri, di una riunione ad hoc al ministero per gli Affari regionali. Sancito ieri l’accordo, prima in Conferenza delle Regioni e poi nella Stato-Regioni, sul riparto del Fondo sanitario nazionale.
L’ammontare complessivo, che negli anni scorsi è stato oggetto di forti polemiche tra esecutivo e governatori, è pari a poco più di 110,1 miliardi. Svetta la Lombardia, che guida la classifica dei territori a cui vanno più risorse, con oltre 18 miliardi di euro. A seguire il Lazio, con 10,6, e la Campania, con 10,3 miliardi. La quota del Molise è pari a 576,3 milioni. Al netto delle entrate proprie della Regione, c’è un incremento di 2-3 milioni rispetto al 2017. La quota indistinta da ripartire fra le Regioni, praticamente 110 miliardi, comprende varie voci, tra cui 50 milioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle patologie legate alla dipendenza del gioco d’azzardo; 150 milioni per l’assunzione e la stabilizzazione del personale del servizio sanitario nazionale; 127 milioni per il finanziamento del nuovo piano nazionale vaccini (che all’incirca rappresenta lo 0,11% della spesa complessiva); 4,4 milioni per la prevenzione e la cura della fibrosi cistica; 6,68 milioni per la medicina penitenziaria.
«Il riparto – ha spiegato il presidente Donato Toma dopo la seduta – è stato effettuato in base alla popolazione residente, ma abbiamo comunque incrementato il fondo dello scorso anno.
Una quota maggiore ma che comunque reputo non ancora sufficiente alla domanda di sanità che viene dai molisani. È necessario che la ripartizione venga fatta anche in base ad altri parametri, quali l’invecchiamento della popolazione, la particolare orografia dei territori e la presenza di zone disagiate. Attendiamo che si tengano in debita considerazione anche questi elementi e incalzeremo Ministeri e governo centrale affinché ciò sia reso possibile».
Il vicepresidente della Conferenza delle Regioni Giovanni Toti guarda già alla trattativa con il governo per il Fondo sanitario 2019: «Auspico che torni a crescere al livello del Pil dei paesi principali del nostro continente», ha puntualizzato il presidente della Liguria.
Nell’ambito del riparto, è stata trovata un’intesa anche per i 75 milioni relativo al trasporto dei giovani con grave disabilità. In questo caso al Molise arriverà poco più di mezzo milione: oltre 522mila euro (420mila per la provincia di Campobasso e 102mila per quella di Isernia).
Si tratta del fondo per le spese relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali.
Complessivamente 75 milioni alle Regioni a statuto ordinario, che a loro volta li ripartiranno a Province e Città metropolitane per far fronte soprattutto alle esigenze di trasporto degli alunni con disabilità delle scuole secondarie superiori.

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