«La realtà del carcere di via Cavour è sostanzialmente sana». Lo assicura il senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Ortis che nelle ultime settimane ha avviato una ricognizione degli istituti penitenziari del Molise per toccare con mano eventuali criticità e carenze. Dopo il carcere di Larino, ieri è stata la volta di quello di Campobasso. Il parlamentare pentastellato, accompagnato dal consigliere di Palazzo San Giorgio Simone Cretella, ha incontrato alcuni detenuti prima del colloquio informale con il direttore Mario Silla. «Gli ospiti del carcere stanno bene, non hanno lamentato nessuna criticità – ha commentato Ortis – e le condizioni degli spazi della struttura, celle, aree ricreative e spazi esterni, sono buone. Insomma, una struttura che funziona, nulla a che vedere con molte altre realtà soprattutto del Sud».
Anche il rapporto tra numero di detenuti (160) e agenti di polizia penitenziaria (90) è di molto superiore alla media nazionale. Certo, anche in via Cavour sono emerse alcune criticità, «ma sono legate – ha puntualizzato il senatore – alla struttura che purtroppo è datata. Ad esempio, le celle e i cancelli non sono automatizzati e questo comporta un lavoro ‘extra’ per gli agenti. Inoltre non è presente un sistema di videosorveglianza negli spazi esterni». Problema, questo, emerso già mesi fa quando gli agenti sequestrarono un sacchetto contenete droga e cellulari all’interno del cortile. Episodio su cui sta indagando la Questura.
«Molto carente è invece il programma di formazione riservato ai detenuti – ha puntualizzato il senatore – basti pensare che in otto anni la Regione ha organizzato soltanto 3 corsi di formazione».

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