È fissato per domani pomeriggio alle 16 l’incontro tra l’assessore regionale al Lavoro Luigi Mazzuto e una delegazione di lavoratori della Gam che guardano alla data del 4 novembre, giorno in cui scade la cassa integrazione, con grande apprensione e preoccupazione. Dopo l’incontro con il prefetto vicario Pierpaolo Pigliacelli del 2 ottobre, gli ex operai impiegati nell’azienda avicola di Bojano hanno concesso alla nuova giunta solo pochi giorni prima di decidere eventuali azioni di protesta più eclatanti per ottenere certezze sul rinnovo degli ammortizzatori sociali ma anche notizie più chiare sulle intenzioni di Amadori. Il tempo passa e i timori dei lavoratori di poter rientrare nel ciclo produttivo si fanno via via più consistenti. A gennaio il gruppo di Cesena ha assicurato la riapertura dell’incubatoio dove ci sarà posto solo per una trentina di addetti con contratti a termine e turni di un paio di giorni a settimana. Per il macello, che dovrebbe ricollocare una centinaio dei 260 lavoratori Gam, nulla di certo è dato sapere.
Le ex maestranze di Monteverde intanto sperano di avere buone notizie, almeno sul fronte della cassa integrazione, al tavolo di domani pomeriggio all’assessorato al Lavoro. Si sa ormai da qualche tempo che i soldi per coprire un altro anno di Cig per tutti non ci sono. Oggi la Regione è in grado di garantire finanziariamente solo i primi sei mesi con una disponibilità di circa 2,5 milioni di euro. Si potrebbe partire subito con questi, ma per coprire l’intero anno servirà un intervento del governo nazionale nella prossima finanziaria.

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