Governatore e commissario di nuovo incompatibili. Nel dl fisco il governo Conte ha riproposto il testo che il Capo dello Stato aveva stralciato dal provvedimento sulle emergenze e su Genova. Il decreto, dopo una lunghissima giornata di riunioni sul suo contenuto e in particolare sulla ‘pace fiscale’ è approdato al Cdm che, programmato al pomeriggio, si è riunito in serata.
Tre gli articoli che riguardano la sanità. Quello che riguarda anche il Molise è il numero 24 che reintroduce l’incompatibilità tra la figura del commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dal deficit sanitario e ogni altro incarico istituzionale, anche per i commissariamenti in corso. Il dietrofront rispetto alla cosiddetta “norma De Luca” – riferita all’attuale commissario e presidente della Regione Campania – introdotta dalla legge di Bilancio per il 2017, contro la quale dal ruolo di opposizione M5s si era a suo tempo scagliato, puntando il dito contro la scelta dell’allora premier Renzi. La norma si applicherà non solo a De Luca ma anche all’attuale governatore del Lazio Zingaretti. E, naturalmente, al Molise dove la casella è vuota da quasi sei mesi, da quando cioè l’ex commissario Frattura è decaduto dalla carica di presidente.
«Se l’incompatibilità del ruolo di presidente della Regione e commissario della sanità non poteva essere stabilita attraverso un decreto legge (dl Emergenze), non vedo perché ora possa essere deliberata sempre con decreto legge (dl fisco). Anche in questo caso – è il commento rilasciato all’Ansa ieri sera dal governatore Donato Toma – non c’è il carattere della necessità e urgenza».
«Non farò polemica – ha aggiunto – ne prenderò atto». Dopo che in conferenza stampa il vicepremier Di Maio ha ufficializzato l’ok all’incompatibilità, Toma ha aggiunto: «La norma entra in vigore quando viene pubblicata. Se passa il visto del Quirinale, ne prenderò atto e agirò di conseguenza». Potrebbe fare ricorso, comunque controllerà l’operato del commissario.
Nel pomeriggio era circolata l’ipotesi che il Cdm potesse anche indicare i nomi dei commissari nella sedura di ieri sera. Di certo, però, alle 22 c’era solo l’approvazione del testo con la ripristinata incompatibilità. Fonti sia leghiste sia pentastellate indicavano solo l’okay alla norma come notizia certa.
Su Fb il commento del deputato 5s Federico: ora dritti verso una sanità pubblica di qualità.

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