Un contributo pari al massimo al 25% dell’investimento totale (comunque non superiore a 24mila euro) di cui potranno beneficiare i proprietari per interventi di miglioramento sismico, adeguamento degli impianti ed efficientamento energetico delle abitazioni private.
Lo prevede la proposta di legge presentata dal presidente della Regione Donato Toma e dal capogruppo di Forza Italia Nicola Romagnuolo e illustrata ieri mattina dai due firmatari a Palazzo D’Aimmo. Una iniziativa di prevenzione su cui Toma e Romagnuolo siglarono il ‘loro’ accordo prima delle regionali: l’apporto specifico dell’ex sub commissario della ricostruzione al programma del governo regionale di centrodestra. «È un aiuto per i proprietari delle case, una misura molto attesa dai cittadini», ha spiegato Romagnuolo. L’obiettivo, ha aggiunto, è anche «far riprendere le attività dei piccoli artigiani che sono completamente in sofferenza, nei giorni scorsi abbiamo ascoltato il rinnovato grido di allarme delle associazioni di categoria dell’edilizia», ha aggiunto. Specificando che il contributo è cumulabile con i finanziamenti statali (sono esclusi coloro che hanno però già usufruito di agevolazioni per il miglioramento sismico e i residenti nell’area colpita dal terremoto del 16 agosto). I benefici saranno validi dal 2019, non c’è il tempo necessario per modificare il bilancio di previsione che la nuova amministrazione ha ereditato e istituire il capitolo per la copertura economica per l’iniziativa.
Parlando di terremoto, il governatore Toma ha anche anticipato che oggi sarà firmata la terza ordinanza di protezione civile post sisma (è lui il commissario dell’emergenza): è pronto il piano degli interventi. Sulla ricostruzione del tragico sisma del 2002, invece, ha chiarito che il termine per concluderla, fissato al 31 dicembre 2018, non è perentorio. Ma resta l’urgenza di accelerare i lavori e rendere più veloce e fluido il pagamento alle imprese che stanno effettuando le opere.
Domani ricorre il 16esimo anniversario del terremoto del 31 ottobre 2002.
Oggi, alla vigilia, l’Ance riunisce gli stati generali dell’edilizia: la crisi del comparto ha portato alla chiusura di mille aziende e alla perdita di 5mila posti di lavoro in dieci anni. La proposta di legge sul bonus casa, ha chiuso il discorso il presidente della Regione, è una prima risposta alle richieste del mondo delle costruzioni.
Infine, un ‘avviso ai naviganti’: da oggi in poi, ha detto Toma a margine dell’incontro, concluderò le conferenze stampa dicendo “viva la stampa libera e sovvenzionata con i fondi pubblici!” perché altrimenti non lo sarebbe. Evidente il riferimento alle polemiche sul post del capogruppo 5s Greco che, invece, ha esultato per l’azzeramento del fondo nazionale per il pluralismo previsto dalla manovra del governo Conte.

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