Un incontro in cui è stato fatto il punto sulle strategie di programmazione che il governo nazionale intende attivare a livello europeo. Ma al confronto fra il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e i presidenti di Regione il capo di Palazzo Vitale Donato Toma ha avuto anche occasione di sottoporre al titolare del Mit la necessità «di un collegamento a quattro corsie fra il Tirreno e l’Adriatico. Un’opera fondamentale – commenta dopo l’incontro il presidente Toma – per la viabilità della nostra regione che potrebbe essere inserito nella programmazione strategica del governo, anzi è necessario che vi trovi posto perché consente una migliore mobilità non solo al Molise».
Durante il suo intervento, il governatore ha proposto di negoziare con l’Ue la possibilità di inserire fra gli investimenti finanziabili per le infrastrutture anche una quota per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere già esistenti. Un’ipotesi di lavoro che ha trovato d’accordo gli altri governatori e la direzione generale del Ministero. «Quello che è accaduto a Pettoranello probabilmente non sarebbe accaduto: l’argine di un fiume si rompe perché non è mantenuto», aggiunge Toma.
Durante il confronto è emersa anche la volontà del governo Conte di finanziare una direttrice europea che, con l’adesione del Molise alla Zes Puglia, ora comprende anche il porto di Termoli.
Toninelli ha messo in agenda incontri bilaterali con le Regioni: vedrà presto di nuovo il presidente e sul tavolo, assicura Toma, ci saranno anche tutte le altre questioni urgenti per la viabilità del Molise. Quindi, in sintesi, la realizzazione della quattro corsie da Sesto Campano a Termoli, che sarà approfondita nel confronto vis à vis, la messa in sicurezza dei viadotti Sente e Verrino, la costruzione di percorsi alternativi al Liscione (già individuati su entrambi i lati), la velocizzazione dei collegamenti con il versante tirrenico con la variante di Mignano Monte Lungo e, questo è però un progetto a lungo termine per il governatore, il traforo del Matese. Infine, Toma solleciterà, spiega,. anche lo stanziamento di fondi per le strade interpoderali, che in regione costituiscono una rete diffusa che collega i vari comuni e vanno quindi manutenute e rimesse in sesto.
Toma definisce proficuo l’incontro con Toninelli e potrebbero esserci schiarite quindi rispetto alla polemica sorta fra l’assessore ai Lavori pubblici e il titolare del Mit. Niro aveva chiesto a settembre un incontro urgente al ministro per discutere «le numerose ed impellenti contingenze territoriali e strutturali che la Regione si trova ad affrontare». Toninelli gli ha risposto qualche giorno fa che lo avrebbe fissato nei prossimi mesi. Uno «sgarbo istituzionale», ha tuonato Niro.
Sempre a Roma, ieri mattina Toma ha relazionato alla Commissione Affari istituzionali sull’emendamento che le Regioni proporranno al governo per la legge di Bilancio in materia di editoria: il documento propone l’abrogazione del taglio al fondo per il pluralismo.
r.i.

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