La I Commissione, ieri mattina, ha licenziato la proposta di legge regionale presentata dalla consigliera Pd Micaela Fanelli di modifica dello Statuto che rende più effettivo l’obbligo della parità di genere in giunta. Sarà però operativa a partire dalla prossima legislatura.
La proposta intende «emendare lo Statuto regionale affinché divenga ancor più corretta l’applicazione delle norme riguardanti la parità di genere nell’accesso alle cariche elettive e nella composizione degli organi di governo della Regione, assicurando, quindi, l’equilibrata rappresentanza di entrambi i generi nella stessa giunta». L’iniziativa legislativa è stata affiancata anche da un ricorso al Tar per l’assenza di donne nell’attuale governo regionale, che sarà discusso nei prossimi mesi.
Sul ddl si sono astenuti il presidente della Commissione Andrea Di Lucente e il capogruppo 5s Andrea Greco.
«Un risultato importante di cui sono particolarmente fiera – il commento della consigliera Fanelli – che riafferma un principio già sancito dalla nostra Costituzione, ma non ancora applicato nella sua interezza, raggiunto anche grazie al voto favorevole della consigliera Filomena Calenda, che ringrazio in modo particolare per il suo supporto in una battaglia che riguarda tutte le donne, al di là di qualsiasi colore politico. Così come un doveroso ringraziamento va agli altri componenti della I Commissione che hanno dimostrato grande sensibilità.
Nel frattempo, oggi la Regione Molise ha compiuto un primo, importante passo verso la piena esplicazione di un diritto morale, prima ancora che legislativo, che diventa ancora più simbolico in vista della giornata internazionale del 25 novembre per l’eliminazione della violenza contro le donne. Sono infatti certa – ha concluso – che una maggiore presenza di genere negli organi decisionali dello Stato favorirà l’uguaglianza sostanziale nella società, ma soprattutto migliori e più efficaci politiche in favore delle donne».
Per Filomena Calenda (Lega) questo risultato è «una vittoria di civiltà. Ho presentato due emendamenti alla proposta per rafforzare e incidere in maniera significativa sulla rappresentanza di entrambi i generi. Al primo comma ho inteso aggiungere all’ultimo capoverso le seguenti parole: “garantire la presenza di entrambi i generi negli organi di governo della regione e negli organi di enti, agenzie, aziende e società per i quali siano previste nomine e designazioni di competenza regionale”. Il secondo emendamento, invece, riguarda l’entrata in vigore, posticipata alla prossima legislatura». Calenda poi ringrazia Fanelli, Tedeschi e D’Egidio che hanno votato a favore del testo. «Mi dispiace – aggiunge – aver dovuto assistere all’astensione del presidente Di Lucente e del consigliere Greco verso un atto di civiltà non solo politica, ma anche sociale. La cultura maschilista è dominante, ma questa volta ha vinto il buonsenso. Mi auguro che la proposta di legge così come emendata in commissione veda l’approvazione unanime del Consiglio regionale chiamato a legiferare. È un’occasione che il Molise non deve perdere, e che cambierà, ne sono certa, anche la visione della politica».

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