Il prossimo Consiglio dei ministri avrà all’ordine del giorno la nomina di commissari e sub commissari della sanità in Molise e Calabria.
Non è ancora fissata la data, potrebbe slittare alla settimana prossima per via del voto in corso alla Camera sulla legge di Bilancio. Ma, secondo quanto filtra da Roma, è ormai tutto pronto.
Resta la variabile dell’ortodossia: se il ministro Tria vuole il varo della legge sull’incompatibilità fra i presidenti e i commissari, a rigore la norma non è ancora legge. Il testo della proposta di conversione del dl Fiscale, in cui è stata inserita con emendamento del relatore, dopo l’okay del Senato è approdato in commissione alla Camera, la sua approvazione è prevista entro il 23 dicembre.
Basta il passaggio a Palazzo Madama al ministro Tria? Fonti parlamentari riferiscono che il titolare dell’Economia ha sul tavolo ora tutto ciò che serve per procedere.
Il Molise aspetta la designazione e quindi l’insediamento del successore di Frattura nella gestione del piano di rientro da più di sette mesi. Sciolti tutti i nodi, ora i 5 Stelle locali si aspettano che avvenga. Il deputato Antonio Federico, per esempio, ribadisce che allo stato delle cose si aspetta che nel prossimo Cdm il governo proceda alle nomine.
Detto questo, resta il rebus sul ‘chi è’. Finora in Molise solo i sub commissari sono stati esterni (tranne il periodo in cui l’ex presidente Iorio fu in parte commissariato e Filippo Basso fu incaricato di procedere al piano operativo). È certo, perché lo ha confermato la ministra Grillo, che sarà un generale, vertice di una forza armata quindi, che però – chiariscono i 5 Stelle – è figura legata al mondo della sanità. Al suo fianco una figura tecnica, forse esperta in materia economiche (è trapelata un’indiscrezione su un’esperta in materia contabile piemontese). Le voci di palazzo continuano a dare in pole position per il Molise un generale della Guardia di Finanza. Che ha o ha avuto a che fare con la sanità. Nelle scorse settimane, fra gli altri, era trapelato il nome del generale Pezzi, che in Calabria ha ricoperto il ruolo di commissario prima e poi nei primi mesi del mandato dell’attuale governatore Oliverio. Una cosa i 5 Stelle la ribadiscono: anche se ai vertici delle forze armate o dell’ordine, sarà una figura che ha competenze in materia di sanità.
Tante le ipotesi che nel giro di questi mesi sono finite sul giornale e ora si danno per tramontate. Si era parlato per esempio del direttore dell’Agenas Bevere. Ma pare non si sia riusciti a convincerlo. Peculiare l’ipotesi di Costantino Gallo, medico originario di Ururi che lavora da anni in Veneto dove ha avuto un duro scontro col governatore leghista Zaia. Lui ha smentito le notizie di stampa, ma pare che invece alcune associazioni del basso Molise abbiano perorato la sua causa presso la ministra (forse le mamme a cui Giulia Grillo ha dedicato il primo okay all’incompatibilità). Solo che i bene informati lo danno fuori dalla corsa da tempo.

ritai

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