Un progetto che tuteli dalle ingiurie del tempo i documenti della prima legislatura regionale e li digitalizzi, ma anche l’ammodernamento della rete internet del Consiglio. Che diventa ‘a porte aperte’ nell’iniziativa che prevede la creazione di un punto di contatto stabile per dare informazioni e dati a cittadini e professionisti.
Il presidente dell’Assemblea legislativa del Molise Salvatore Micone sintetizza i primi sei mesi di lavoro a capo dell’Assise e traccia un bilancio proiettato già al 2019 ma improntato alla difesa «forte e serrata dell’autonomia della nostra regione». Chiudendo la tradizionale conferenza stampa di fine anno, infatti ricorda il 55° anniversario dell’autonomia dall’Abruzzo (sancita il 27 dicembre 1963) e ricorda che «chi ci ha preceduto ha voluto fortemente l’istituzione di questa Regione e tocca a noi difenderla in maniera forte». Rivendica «con orgoglio le radici perché il Molise c’è, esiste e non può essere messo in discussione da qualcuno, tra l’altro non molisano, che sta provando a rompere questo orgoglio e l’autonomia della nostra Regione. Quando si va in giro in Italia, si capisce che gli altri si dicono orgogliosi di essere abruzzesi, toscani, campani. Beh, io sono orgoglioso di essere molisano e non vorrei mai che un domani un mio concittadino debba dire di essere campano, pugliese, abruzzese. Da presidente del Consiglio tutto questo non lo permetterò mai. Sono pronto, insieme a tutta l’Assemblea a portare avanti battaglie serrate per poter dire sempre a voce alta di essere molisani».
Insieme a Micone, nell’incontro convocato per tirare le somme, anche la consigliera della Lega Mena Calenda (segretaria dell’ufficio di presidenza) e la segretaria generale del Consiglio Sandra Scarlatelli.
I numeri, dunque. Nella 12^ legislatura, iniziata a maggio, l’Assemblea regionale si è rinnovata per il 76%, 16 nuovi consiglieri su 21, rinnovamento che ha caratterizzato sia la maggioranza di centrodestra sia la minoranza. «I mesi centrali – spiega Micone – hanno visto un rallentamento dell’attività (si è votato il 22 aprile, ndr), determinato sia dalla fine della legislatura sia dall’avvio della nuova. I dati però evidenziano che l’attuale legislatura, dopo le operazioni di strutturazione della presidenza del Consiglio, delle commissioni e dei vari organismi, ha iniziato il lavoro con determinazione e lena affrontando subito importanti argomenti e problematiche di interesse». L’Assise di Palazzo D’Aimmo si è riunita 26 volte e ha approvato 12 leggi (3 quelle del 2018), 37 gli atti di indirizzo che hanno avuto via libera (21 ordini del giorno e 16 mozioni), assunti all’unanimità o con voti della maggioranza e parte della minoranza.
«Maggioranza e minoranza – aggiunge Micone – si sono confrontate su argomenti di grosso interesse quali la sicurezza nelle scuole, il trasporto pubblico locale, la sanità». Tra i provvedimenti varati all’unanimità, segnala quelli relativi al contrasto al femminicidio e la riforma della legge sulla violenza di genere. Convergenza unanime anche sull’istituzione della commissione speciale di studio sul fenomeno della criminalità organizzata. Approvata in prima lettura anche la norma che porta a cinque anni il mandato dell’ufficio di presidenza dell’Assemblea.
«Il Consiglio – ricorda ancora il presidente – non ha trascurato di interessarsi alle problematiche del terremoto che ha colpito in agosto il basso Molise, ai lavoratori della ex Gam e ad altre vertenze generate da aziende in crisi o fallite». Tra le iniziative messe in campo, anche quella relativa alla difesa del diritto all’informazione «sostenendo la battaglia delle tv locali e dei quotidiani rispetto alle decisioni del governo nazionale per le modalità e i criteri di attribuzione dei contributi e per il taglio dei fondi all’editoria».
In estrema sintesi, chiude Micone prima del passaggio sull’autonomia, sei mesi di lavoro intenso. «Ora puntiamo su un 2019 proficuo».

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