È partita ufficialmente da Isernia la campagna elettorale per le Primarie del Pd. A ‘inaugurarla’ è stato il governatore del Lazio e candidato alla segreteria nazionale del partito Nicola Zingaretti che l’altra sera ha tenuto un incontro nella Sala Gialla della Provincia insieme Michele Durante, in corsa per la segreteria regionale Dem insieme a Vittorino Facciolla e Stefano Buono.
In Molise Zingaretti potrà contare sul loro appoggio e su quello della quasi totalità degli amministratori locali. «Sono contento che il partito faccia i congressi. Da un anno combatto per arrivare a questo momento di coinvolgimento popolare – ha sottolineato -. Credo sia un fatto positivo che dopo la sconfitta ci sia la voglia di discutere, anzi credo che uno dei problemi del Pd degli ultimi anni sia stato quello di aver litigato troppo e discusso poco. Invece dobbiamo discutere serenamente sui contenuti, valorizzando persone, idee e percorsi, per poi scegliere le soluzioni migliori. Dopo, intorno ad un Pd nuovo costruire un’alleanza per mandare a casa questi signori, non perché sono contro di noi, ma perché rischiano di distruggere l’Italia e noi non ce lo possiamo permettere. Sia Di Maio che Salvini pensano che gli italiani siano polli da allevamento. Per nascondere il non governo che stanno producendo, ogni giorno inventano bombe di distrazione di massa. Hanno prodotto una legge di Bilancio che blocca l’aumento delle pensioni e l’assunzione dei giovani e taglia gli investimenti sul futuro».
In sala tanti esponenti del partito: c’erano la consigliera regionale Micaela Fanelli, l’ex assessore Carlo Veneziale, il sindaco di Campobasso Antonio Battista, il presidente della Provincia di Isernia Lorenzo Coia, insieme agli ex parlamentari Roberto Ruta e Laura Venittelli e anche l’ex assessore regionale Pierpaolo Nagni.
Durante, presidente del consiglio comunale di Campobasso ha ribadito di «avere aderito a una proposta accogliendo un appello che mi è stato fatto da una larga fetta del Pd molisano – ha sottolineato -, corroborata da una telefonata ricevuta che caldeggiava la mia candidatura per portare un elemento di vero rinnovamento all’interno del partito e per poter rappresentare la mozione Zingaretti sul territorio. Va bene poi che si siano tante adesioni alla mozione. È facile sostenerlo in una partita che al momento sembra vincente e che io sono certo si realizzerà. È più difficile sostenere la mozione per i contenuti che ha e per come ragiona su politiche diverse rispetto a quelle messe in campo negli ultimi anni. Evidentemente tutti gli aderenti hanno fatto un patto nuovo con se stessi e con il futuro».
Vittorino Facciola, non era presente, annunciando che organizzerà altre iniziative con Zingaretti a Campobasso e in Basso Molise.
Stefano Buono, invece, ha partecipato ai lavori, scegliendo però un profilo volutamente defilato. Ciononostante ha voluto ricordare che lui per primo, in Molise, ha sostenuto con convinzione la candidatura di Zingaretti, prima che anche altri convergessero sul presidente della Regione Lazio.
«Insieme ad altri amici abbiamo intrapreso un progetto politico che vuole essere rinnovato – ha affermato -, innanzitutto nella Regione Molise. Molto prima di altre personalità ho espresso il mio punto di vista nel vedere la figura del presidente Zingaretti positiva alla guida del Pd. La parola d’ordine della nostra mozione – ha ribadito – è ‘ricominciamo’ dalle ragioni del Molise, che è in netta contrapposizione con il ‘rottamiamo’, che è stato l’errore grande degli ultimi anni del centrosinistra e del Partito democratico».

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