Roberto Gravina candidato alle europee. A Campobasso per la carica di sindaco correrà Simone Cretella. È lo scenario verosimile che il Movimento 5 Stelle proporrà a primavera.
Per il momento è un’indiscrezione, ma è fondata. D’altro canto conferme non potrebbero essercene, i 5s scelgono gli uomini per le battaglie elettorali attraverso la rete. Però tra coloro che sanno e contano l’ipotesi è ritenuta percorribile.
Cinque anni fa Gravina mancò per un soffio il ballottaggio con il centrosinistra. Giovane avvocato, anima critica del movimento, per molti il candidato sindaco ideale ora che il Pd è considerato fuori gioco e il match si gioca col centrodestra (un derby, considerando che di quel centrodestra fa parte organica la Lega alleata di governo). Ma anche i 5s fanno i conti con le varie ‘anime’. E c’è chi pensa che un competitor ortodosso e d’attacco, dal profilo più simile a quello di Greco che guidò le truppe alle regionali, sia più efficace. Simone Cretella, come Gravina penstastellato della prima ora, sembra rispondere a questo identikit. Poi ci sono le legittime aspirazioni. In questo caso entrambi potrebbero ambire.
Una sfida interna sarebbe decisa dagli iscritti, certo. Conoscendo Gravina e Cretella, senza conseguenze né strascichi polemici. Non arrivare allo ‘scontro’, però, sarebbe ancora meglio. Sulle europee peraltro i 5s contano molto. È tornato perfino Di Battista: candidati in grado di recuperare il consenso perso nell’abbraccio con il Carroccio – e le sue politiche autoritarie in tema di sicurezza e immigrati – e Dibba che galvanizza i contenuti originari del Movimento, sembra questa la ricetta.
Il profilo di Gravina in questo contesto si inserisce bene. Una proposta che anche mediaticamente ‘spacca’.
Per ora è un’ipotesi di lavoro, ma da ambienti autorevoli è considerata fattibile. Già cosa fatta? Non proprio. Gli avversari, però, hanno cominciato a prendere la misure. E gli osservatori pregustano già una sfida con molti significati e altrettante suggestioni: Gravina coi 5 Stelle contro Patriciello con Forza Italia.
L’eurodeputato del Ppe ha già ufficializzato qualche settimana fa la scelta di correre per il Parlamento di Strasburgo. Ancora tra gli azzurri, con chi sta con l’Europa e non contro, ha detto. Non con la Lega, come qualcuno aveva ipotizzato (e forse temuto). Per il Carroccio, invece, circola il nome di Michele Marone, candidato sindaco a Termoli cinque anni fa e oggi consigliere di opposizione nell’Assise della città adriatica.
r.i.

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